Rallegrato dall’ “eterno incazzato” LEO SPANU

incis_122034di Piero Murineddu

Lunedi 18 novembre
Nonostante la forte pioggia, spinto dal desiderio di leggere l’articolo pubblicato dal numero odierno de “Il Fatto Quotidiano” dove si parla diffusamente della tradizionale e purtroppo quasi necessaria “spintarella” per trovare lavoro in Italia, stasera mi sono recato dalla mia amica edicolante in quel di “Dororiziu”, periferico quartiere di Sorso che porta verso il mare. Nel bel mezzo della conversazione, i miei occhi si posano sulla copertina di una rivista che era un pò che non leggevo, “Il Corriere Turritano”. Nello stesso momento mi son ricordato del piacere provato ogni volta che scorrevo le righe intelligenti e ironiche scritte da Leo Spanu, articolo che da solo ripagava il bassissimo costo del giornale, 1 euro appena. Attenzione, questo senza niente togliere alla bravura degli altri che vi scrivono, sia ben chiaro.

Rientrato a casa, la prima cosa che faccio è assicurarmi che il mio compaesano vi scrivesse ancora. Sfogliando le pagine, scorgo subito in un angolo in alto il suo sottonaso baffuto e con la solita espressione corrucciata ed istintivamente antipatica (abbi pazienza, caro Leo: il volgo giudica sempre dall’apparenza, senza pensare che al di là dell’apparenza, “noi” siamo….ancora più incazzati!).

Mi butto senza ulteriore indugio nella lettura.

Oltre la solita intelligenza e puntualità nel rilevare i malvezzi italiani che vi ritrovo, questa volta il divertimento prende il sopravento su tutto.

Leggete anche voi la descrizione che fa di un ritardo d’inizio spettacolo.

“Lo spettacolo inizia alle 21,30 recita la locandina. Magari! Alle 21,45 arriva un signore con pancia penzoloni su pantaloncini stile coloniale da dove escono due gambette secche come grissini, camicia floreale, sorriso disegnato sui denti e telefonino con auricolare trapiantato in un orecchio grande quanto una parabola televisiva. Allegata moglie dalle forme abbondanti, con capelli giallo-grigio cenere e abito leggero e svolazzante dove si intravedono reggiseno nero taglia XXXL e mutandine (sempre nere) con le chiappe in libera uscita. Lo spettacolo può cominciare. Anche il concerto di musica classica (venti spettatori compreso l’assessore alla cultura del comune organizzatore e la nonna del violinista locale) subisce l’oltraggio del ritardatario di turno. Un borbottio come scusa poi, dopo avermi pestato il piede sinistro, quello con l’unghia incarnita, cade pesantemente e visibilmente affaticato sulla sedia. Vuoi vedere che ha pure corso per essere puntuale nel ritardo?”
(Leo Spanu)

Ringrazio Leo per il divertimento che mi ha regalato e, se non lo avete ancora fatto, vi invito a leggere il libro semibiografico che ha scritto. Fidatevi: ne vale la pena ed il costo

Rallegrato dall’ “eterno incazzato” LEO SPANUultima modifica: 2013-11-19T11:41:39+01:00da piero-murineddu
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