Ma siamo ancora capaci di guardarci allo specchio?

di Piero Murineddu

“Quando leggo sui giornali qualcosa di brutto, vi dico la verità: soffro. Oggi ho letto qualcosa brutta e soffro perché questa non è civiltà, non è civiltà”.

Parole semplici quelle di Francesco che entrano direttamente in chi ha un cuore aperto, non certamente in chi ha il cervello intriso di violento risentimento che vuole sfogare contro delle povere persone indifese ( oh, qual coraggio!) che vogliono solamente condurre una vita normale e intenzionate ad inserirsi in un contesto sociale, sopratutto per amore dei propri figli.

A cos’altro assistiamo quando vediamo una massa di gente che, ringhiante e con gli occhi intrisi di sangue come lupi famelici, forti del loro numero si scagliano contro una famiglia, “colpevole” di appartenere ad una etnia considerata il peggio del peggio umano?

Ma ci può essere un atteggiamento più inaccettabile e vigliacco? Insulti provenienti dal profondo della propria pochezza mentale e sparati come micidiali proiettili, facendosi scudo del quasi anonimato, salvo poi l’essere individuati dalle tante registrazioni e, ci si augura, giustamente perseguiti per legge?

Questo sarebbe il “popolo” da cui si sente delegato quell’indegno titolare del Viminale per ridurre a pezzi l’etica e la moralità di un intero Paese? Questa è solo una massa informe fatta di piccolissimi individui la cui caratteristica principale è la vigliaccheria. Nient’altro. A farmi pena è ciascuno di questi, e non i due coniugi rom disposti a perdonare tutti per le angherie subite (sono loro parole) pur di essere lasciati in pace a far crescere nel miglior modo possibile i loro figli.

Hanno fatto regolare richiesta, son stati inseriti in una graduatoria ed hanno ottenuto quanto la legge prevede. Non sono portatori di chissà quale incurabile malattia. Son certo anzi che sono possessori di certi valori che noialtri “persone civili” ci siamo scordati da un pezzo.

Detto, ridetto, tridetto, stradetto,provato e dimostrato: non bisogna generalizzare, è ingiusto, è da imbecilli, le persone non sono tutte uguali, non esistono “razze” inferiori e superiori. Niente. Con l’Umana (umana….bha!) Imbecillità non c’è niente da fare: dal suo non la smuovi.

Ma noi, individui perbene ed obiettivi, giudichiamo. È la cosa che ci riesce meglio. Essendo appartenenti ad un popolo da sempre malvisto, sappiamo per certo – come no? – che questi due sposi sono sicuramente ladri e persone poco affidabili, ruba bambini e tutti i luoghi comuni possibili.

Ma non ci facciamo almeno un po’ di vergogna? Ma siamo ancora capaci di guardare la trave che abbiamo nel nostro occhio invece che ingigantire la pagliuzza altrui? Che pena sento per ciò che stiamo diventando……

vvvvvv

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Ma siamo ancora capaci di guardarci allo specchio?ultima modifica: 2019-05-10T15:41:59+02:00da piero-murineddu
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