Freddo,pista ciclabile,legname a gogò, cetaceo in decomposizione….

 

di Piero Murineddu

Cioè, veramente di queste stagioni non se ne capisce più un piffero. Estate che presuntuosamente si attarda, inverno-non inverno che scorria scorria s’anticipa. Eccome no, belle giornate, ma provate ad uscir presto la mattina e sentire quei micidiali sei gradi che t’intettarono senza darti il tempo di dire “ma…”. Un freddo da ippirì. Ma comunque il naso fuori lo devi pur mettere, se non altro per vedere …..come va il mondo.

Primo capitolo

Vedo che i lavori per la pista ciclabile lungo la litoranea procedono. L’eliminazione di tutti quei pini però un po’ di dispiacere lo provoca, dai. Non è certo l’insensata e criminale deforestazione amazzonica, ma vedere motosegati di botto alberi che hanno impiegato decenni per crescere, un certo effetto lo fa.

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A proposito, ma che fine fanno?

Guarda caso, mi trovo a seguire proprio il camion che li trasporta. Destinazione sesto pettine. Arrivato sul posto, vedo un’immensa distesa di prezioso legname, le cui visione, sceso dall’auto, contribuisce ad affrontare meglio il gelo che senza pietà mi cancareggia lu visu di la faccia ( m’immagino spamparazzato sulla poltrona davanti ad una bella fiamma nel caminetto). Ma guarda quanto legname, ormai utile per rallegrare appunto i caminetti invernali o per creare delle sculture in legno.

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A riproposito, quale sarà il suo destino?

Ipotizziamo:

1. Se lo porterà via la Ditta appaltatrice in cambio di uno sconto sul suo compenso

2. Nottetempo, se lo porteranno via a cùa li sussinchi o i sennoresi, armati di motosega o di una più silenziosa ascia?

3. La Giunta, divenuta più buona in prossimità del Natale ( come quasi tutti noi) delibererà di farne dono agl’indigenti del paese o di venderla a basso costo ai coraggiosi ma pochi pizzaioli locali che usano il forno a legna

4. Quelli della forestale useranno i tronchi per costruire rustiche panchine per la loro Base a La Marina o per i loro giardini (o caminetti!) privati

5. Qualche piromane aspetterà che si secchi un po’ per sfregare il cerino

Lo so, assessò, non ne ho azzeccato manc’una. Provato ciò!

 

Secondo capitolo

Mi ricordo che proprio in questa spiaggia giace la carcassona del cetaceo di oltre 15 metri. Lancio uno sguardo nella spiaggia e vedo in lontananza qualcosa che potrebbe essere la famosa balena di cui hanno parlato anche i quotidiani nazionali. Via per raggiungerla, con un freddo che non ve ne dico niente. Man mano che procedo, sento un “profumino” che in effetti ad un carognone fa pensare. E difatti, percorse alcune centinaia di metri (sempre col freddo che…..) la vedo lì distesa, nella sua immensa e pietosa putrefazione.

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E si, perché lo stato di decomposizione è iniziato, e lo si vede specialmente nella testa e nella coda. Potrebbe essere ottimo cibo per i pesci, ma fin lì non credo possano arrivarci. I gabbiani e i cani randagi? Si accomodino, sempre che riescano a sopportare il puzzo nauseabondo che emana questo (ex) splendido mammifero (maschio o femmina?) che chissà cumenti marasorthi avrà fatto ad arrivare sino alle nostre spiagge, a rovinare la baldanza sussinca per esser stati insigniti della gloriosa Bandiera Blu o di quale diavolo colore fosse.

 

 

https://www.facebook.com/295878337203450/videos/831100570347888/

Freddo,pista ciclabile,legname a gogò, cetaceo in decomposizione….ultima modifica: 2017-12-01T15:19:00+01:00da piero-murineddu
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