Autore archivio: piero-murineddu

L’amicizia cosa seria è !

 

di Piero Murineddu

Solitamente, fors’anche per dono di mammà e del buon Dio, non sono tipo da “peli sulla lingua”. I peli. Per carità! Putacaso che ne trovi uno nel piatto colmo di cibo pronto per riempirmi la panza, l’appetito è bello che andato.

La mia normale prassi di vita è essere diretto, coi vantaggi e più spesso svantaggi che ciò comporta. Capita infatti che qualcuno cambi strada quando mi vede da lontano, cosa ben compensata però da altri che sono ben felici d’incontrarmi e possibilmente sederci e ascoltarci con reciproca e rispettosa attenzione.

Bah, non ricordo più perché ho fatto questa premessa…… Ah si, ecco.

Volevo dire che quando qualcuno nella “piattaforma” di  socialità (!) qual’ è FB mi chiede l’amicizia, prima di concederla cerco di capire meglio chi è il/la richiedente, anche per non rischiare di doverla interrompere appena ti rendi conto con chi hai a che fare. Non so a voi, ma per me è giusto così. È inutile tirarla per le lunghe con persone che mostrano troppa bassezza di pensiero, specialmente di questi tempi, e verso certi temi che …… Ci siamo capiti, dai.

Altre volte, al contrario, non esito per niente già dalla foto di presentazione, dal “moto” o dal primo o secondo post che vedi nell’immediata sbirciata. È quanto mi è successo ieri.

Scorrendo con più calma ti accorgi, dalle cose pubblicate, che non hai sbagliato proprio a “concederla” questa benedetta amicizia.

L’animazione che vedete di seguito ne è la prova.

Una bellissima, realissima e anche tristissima descrizione di come ci stiamo riducendo con l’avvento di queste nuove diavolerie elettroniche.

Sempre lì a digitare, huatsappare, feisbucare, ciattare, ciaramiddhare, nel senso di spettegolare contro assenti……

E ciò ovunque ci si trovi, specialmente quando sulla strada stai per incrociare qualcuno che non vuoi assolutamente salutare….

Seguite con attenzione quest’animazione, e magari, al termine, insieme al piccolo “protagonista”, fate uscire liberamente un lacrimone che normalmente facciamo di tutto per trattenere per non apparire “deboli”, specialmente noi maschietti.

Intanto, grazie alla mia nuova amica, tra l’altro molto “musicale”, per l’inaspettato regalo che mi son preso andando a frugare in ….casa sua.

 

La notte scorsa mi è apparso don Tonino

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di Piero Murineddu

Embè, don Toni’, cos’è quest’espressione estremamente pensierosa? Mi hai sempre abituato alla tua espansiva giovialità, e il vederti così, un attimino di disorientamento me lo provoca.

Un pochetto malinconico? Uuuuhhh….sapessi anch’io….

Cioè, io ti immagino, mentre immerso nell’Infinito Mistero, te la canti e te la suoni, insegnando anche a ‘sti benedettissimi angeli (“porcellini” senza ali) a non sgarrare manc’una nota, e tu “t’appresenti” con codest’espressioncella che persino un po’ preoccupato mi fa stare?

Nostalgia di quand’eri su questa terra? Ma daaaai…. Beato te che ormai hai svelato tutto ciò che noialtri continuiamo ogni dì a domandarci: ma come sarà, ma come si starà, ma cosa si farà, ma cos’ ancora…..

Aspetta aspetta…Oppure, oppure sei risentito…no, risentito no…non sei stato mai tipo da avere risentimenti verso qualcuno tu.

Ecco, forse ci sono. Sei un tantinino contrariato. Si, forse ho azzeccato. Contrariato. Ma perché, santidddiopocopotente!

Hai creato quel Coro Polifonico Porthuddorresu che dopo hai mollato a Luca, tuo cantore prediletto ( *), hai creato quei Cantori della Resurrezione che…..

No, non me lo diiiiire… È per loro che sei contrariatello ma pochino pochino?

Dai, apri il cuore al tuo amico Piero che ti ha voluto bene e sempre te ne vorrà….

Dai, don Toni’, non farti pregare e non costringermi ad andare a cercare la tenaglia per strapperti le parole……

Ufffhhhh….don Toni’, ma guarda che sei diventato difficile mi…

Non sei contento di come stanno procedendo ‘sti Cantori e Cantore Risorti/e? È questo che ti crea un po’ di contrarietà?

Ma lo sai cosa ti dico, don Toni’…. ti capisco e forse tutti i torti non li hai. Ma abbi pazienza, don Toni’. “Forse” l’ho già detto. Vedrai che col tempo…..

Comunque, ascolta a Piero tuo: quando ci ritroveremo, mi raccomando, insegnami bene, che anch’io vorrò far parte degl’innumerevoli coristi a cui stai insegnando bene il ……mestiere.

Un caloroso e “infinito” abbraccio, don Toni’

 

( *Nota dell’ultim’ora e doverosissima precisazione

Luca Sannai, impegnato attualmente come cantante presso l’Opera di Parigi e per anni direttore del Coro Polifonico Turritano, mi chiarisce che don Tonino aveva lasciato il Coro da lui stesso fondato per motivi che continuano ad essermi sconosciuti. I coristi, cercando un sostituto, lo avevano trovato nell’allora giovanissimo Luca.

È una bella notizia, dai…..

di Piero Murineddu

Nella precedente capatina di cui ho riferito non molto tempo fa, avevo avanzato la possibilità che di quei famosi nove milioni di euroni regionali, destinati a rendere più decente e sicura la strada dalla Marina a Platamona – insieme alle varie discese a mare – , qualcosa era rimasto.

E infatti ho avuto conferma dal cordialissimo gestore del bar – ristorante del nostrissimo (sussincu al 100%) primo “pettine”, quello verso Casheddhu.

A proposito, devo ricordarmi di pagargli il caffè: era troppo chizzo (quasi l’alba)  e del banconotino da 20 non poteva ancora darmi il resto.

Si, lo so, il cemento è sempre cemento e bell’effetto non fa, soprattutto quand’è a pochi passi dal mare, ma qualche eccezione possiamo ancora farla alle nostre incazzature, altrimenti dovremmo stare sempre sotto il Comune coi nostri forconi minacciosi. Dato più che anche lu duttori me l’ha consigliato, se non addirittura prescritto:

– Signor Murine’, lei si faccia le sue tranquille passeggiatine rilassanti (ri-la-ssa-nti !)  e anti artrosi, e vedrà che meglio starà… 

– Eia, Dome’. Troppu rasgioni ha.Grazie della sua sempre gentilezza e buongiorno”

Certo, che dopo aver letto di quel rozzo e povero mentalmente  sindaco vicentino che ha detto,  facendo uscire le parole dal profondo del suo sporco intestino invece che dal cervello, che i migranti (neri, non coi dollaroni americani) sono razza inferiore (insieme ai soliti zingari, come al solito), rilassàti proprio è difficile rimanere, ma il dottore è sempre il dottore, specialmente se ha gli occhiali, i baffi sotto il naso, s’impegna ad essere sorridente (cosa sempre più difficile per tutti) e si alza per accogliere i pazienti, come dovrebbe fare qualsiasi persona di buona educazione.

E poi oggi mi sento “stranamente” poco polemico, probabilmente effetto dell’inverno che finalmente sta facendo le valige, dopo avermi lasciato tutti gli acciacchi possibili.

Quindi eccomi davanti ad un belloccio e rotondo spiazzo, prima di accedere alla stradina. Qualcuno dice che poteva essere fatto con terra bella battuta o con cemento “ecologico”…. Torra! Ho detto nessuna polemica oggi, santamadonnadinolimetollere…..

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A proposito, imboccata la stradinella, vedo che la scultura realizzata dal nostro amico scomparso Giampiero Pazzola è ancora lì, integra e non più sfregiata, come quella volta là. I vasetti vuoti ci sono e i fiori di plastica pure. Ma soprattutto quella fioriera con bei fiori, vivi e molto spontanei. Un’avemariapienadigraziailsignoreconte veloce, che non guasta mai, e via.

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Le piante lungo la stradinellina son cresciute oltremisura, ma una piccola potatura e la cosa è fatta. La sabbia, poi….E va be’, al momento opportuno spazzata via sarà…..

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Oh oh… ancora le canne! No, non le montagne di canne degli anni scorsi, graziealventoclemente, maperò qualche mucchiettino si vede, quasi nere come leggermente annerita è ancora la spiaggella, maledette in eterno siano sempre le pulizie delle petroliere fatte in mare aperto! Amen.

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Oggi son proprio di buon umore, dai. E poi quel bel filare di carrubi che divide il piazzalone! Era ora di capire che i palmoni davanti al sale marino si abbassano subito i mutandoni ! Senza contare quello stramaledetto e avido punteruolo rosso. Si, anch’esso creatura di Dio, almeno credo. Ma che se ne vada a rosicchiare canne secche, invece che costringere ad abbattere palmoni che per crescere avevano impiegato una vita e più…..

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Son proprio di umore buono quest’oggi. È sabato, domani è per forza domenica e posdomani riprendono le normali e solite incacchiature, per cui oggi umore positivo e boh, sperando che tenga il più possibile.

Devo ricordarmi di pagare quel buon caffè, devo ricordarmi….

“Siamo orgogliosamente razzisti!”

da “ilgazzettino.it del 16 marzo 2018

ALBETTONE – «Immigrati? Se ce li mandano muriamo le case e le riempiamo di letame; siamo orgogliosamente razzisti». Lo ha detto Joe Formaggio, sindaco di Albettone(Vicenza) a La Zanzara su Radio 24. «Non vogliamo negri e zingari, da noi rischiano la pelle – ha aggiunto Formaggio esponente di Fratelli d’Italia non nuovo a frasi choc anche sugli omosessuali – Esportiamo cervelli e importiamo negri» che «sono meno intelligenti di noi, sono inferiori».

E contro l’Islam e una eventuale moschea si dice pronto ad aprire un «grande allevamento di maiali se aprono qua una moschea». «Se un prefetto manda i profughi qui ad Albettone le barricate di Gorino passeranno in secondo piano – ha sottolineato – Qui non vogliamo extracomunitari, negri e zingari. Hanno un quoziente intellettivo più basso: lo dimostra la storia. Abbiamo un poligono di tiro, il più alto numero di porto d’armi di tutta la regione Veneto. E non vogliamo nessuno che venga a rompere. Da noi rischiano la pelle».

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CELLULE CEREBRALI INVECCHIATE PRECOCEMENTE

di Piero Murineddu

Ho paura che il piccolo e disturbato cervellino di questo misero “Formaggino” vicentino non sia più un’eccezione. Le fragili cellule cerebrali si sono così precocemente invecchiate, che costui ha perso ogni remora morale (chiedo scusa per questa impegnativa parola) e dice quello che pensano milioni di bipedi umanoidi. Tutto senza scrupolo, perchè intanto le autorità, o rimangono impassibili o fanno finta di guardare dall’altra parte, turandosi bene le orecchie e il naso anche. Il naso, si: questa parvenza di sindaco, e coloro che come lui la pensano e agiscono, emanano una tale puzza di disumanità ormai impossibile da sopportare, almeno per le persone che possiedono un minimo di vera dignità.

Albettone, un paesotto di poco più di duemila residenti.

Chiedo:

come reagisce il parroco di Santa Maria Nascente davanti a questa manifesta e spudorata rozzezza?

cosa pensano e fanno i miei fratelli (mmmmmm…) in Cristo che partecipano alla Messa domenicale?

Ma viene proclamato il passo dove Gesù prende quasi a cazzotti gli ipocriti, definendoli sepolcri imbiancati?

Cosa pensano e fanno tutte le persone di buon senso che vivono in questo bel paesino: reagiscono in qualche modo o se ne strafottono, rifugiandosi nel silenzio perchè non si sa mai??

Cosa risponde la maestra al suo allievo che chiede conto di queste basse stravaganze sindacali???

Poverin Joettin, grande e grosso eppure così meschin !!

Piccolo parere di uno che “non ha studiato molto”

Su, da bravo, vai all’articolo di seguito linkato e leggilo per benino. Poi ci spendo su due paroline suggerite dal mio ragionare.

http://www.lastampa.it/2018/03/15/italia/politica/la-sinistra-riparta-dai-suoi-temi-e-abbandoni-le-primarie-zDBLqDZ1X6TrmFTJAEOrfK/pagina.html

 

 

di Piero Murineddu

“…. quando la Sinistra è al Governo, le ( eccelse) Menti Pensanti si sentono quasi imbavagliati” dice Francesco scrittore. “Ora – continua – (….) siamo finalmente nel posto giusto: possiamo tornare a criticare, a dire quello che non ci piace, mentre eravamo a disagio a stare in difesa”.

Io, mente (spero) pensante, per niente eccelso, di media intelligenza e di scolarità “magariavessiavutolapossibilitàdicontinuareastudiare”, per natura mi sento sempre all’opposizione, recalcitrante agli inquadramenti (partitici, ideologici e di qualsiasi altra natura). No, non “bastian contrario” a prescindere. Forse un tantino anarcoide, “antagonista” nel pensiero anche se non ho pressochè mai preso parte a manifestazioni comprensibilmente arrabbiate. Diciamo che mi sforzo(mi illudo?) di farmi un’opinione nel vastissimo oceano di posizioni sul giudizio della vita e di ciò che succede in essa.

Il governare, ammettiamolo, comporta responsabilità grosse, ma evidentemente chi a questo punta è consapevole, almeno lo spero. Semprechè non voglia raggiungere la poltrona del comando (ho detto poltrona, non bastone) per imporre la sua visione, oppure, come ha sempre fatto l’Innominabile Vecchietto Incipriato, per farsi gli affarazzi suoi,delle proprie aziende e per accrescerne il fatturato.

Spero abbiate letto le risposte date dal Piccolo al giornalista. E’ diretto e non le manda a dire.
Certo che la sua auspicata ricompattazione ( si dice così?) della Sinistra escludendone la parte più “estrema”, quella realmente ecologista e non guerrafondaia, e tanto meno che ha contribuito a far ripescare in malo modo i profughi per farli rinchiudere in veri e propri lager, e tanto meno ancora che vuole rafforzare la costruzione di armi micidiali per spedirle ( a pagamento) in terre altrui per massacrare persone di cui non frega un c…. di niente a nessuno, e che crede (praticandolo) che il contatto con la “gente” è fondamentale e che in mezzo a questa “gente” ci devi stare per imparare e non per insegnare, ascoltandola, ascoltandola e ancora ascoltandola, per fartene poi realmente portavoce quando hai il culo ben poggiato fra gli scranni del Potere, smettendola di fare i dispetti ai compagnetti di partito con ‘sta mania che la ragione, tutta la ragione, è sempre e solamente dalla tua parte.

E ancora che……..

No, questo proprio non riesco a condividerlo

Stringi stringi, ciò che realmente conta è….. – Con poesia di Gabriele Via

L’AMORE NON PUÓ ESSERE CHE ADESSO

Senza amore non succede più nulla
e questo nulla fa più male di ogni cosa:
l’amore può essere solo adesso.
Tramite i pomeriggi arriva la primavera,
marzo però
è un pensiero
ancora troppo acerbo
per fare uso di parole:
tace, come il cuore
in ascolto
prima di parlare.
Come fare a farsi bastare la poesia
-senza amore-
che mostra e non spiega;
la poesia che lascia morire 
di fame

l’agrimensore delle polveri?
Senza amore tutto mostra la corda:
la vita perde il suo sapore,
il sale torna polvere
che brucia sulla lingua
il senso liquido della vita.
Il pensiero incontrò il cervello:
lo trovò tanto umido,
elettrico, vivo,
antiaderente ad ogni pensiero,
che vi si insediò,
subito, facilmente:
prima che del tempo
-evidentemente-
si potesse dare ragione.
Così lo colonizzò:
lo chiamò casa,
dimenticando
da quel giorno
di essere stato
un esule in cammino,
senza un’immagine di sé,
senza il riposo di una voce.
Qualche volta però
nelle notti dal cielo terso
e senza nessun abbraccio
gli capitava di guardare le stelle
e un profondo sentimento
misto di meraviglia
e di nostalgia
tutto lo invadeva
-nel dove che non era,
nel corpo che non aveva-
fino a che,
ciò che chiamava casa,
finì per non bastargli più.
Cominciò così a pensare
cose che cambiano.
Il vento degli eventi
muta l’accento
al senso della vita.
La scrittura inizia
dalla restituzione
di una lettura.
Figurano stelle
ora
infatti
nel cielo
stelle mai viste prima.
La vita dovrà arrivare
prima o poi.
Comincio a pensare cose che cambiano.
Tramite i pomeriggi arriva la primavera
su di un vento che allunga le ore
così leggera.
Alle volte
mi chiedo
se non sei stanco
di questo passaparola
della speranza
che fa leva
sul sonno ossuto delle cose,
alza un sogno
articolato in pronomi
nel cielo ferito degli occhi
e lancia il gesto
di un’apertura del cuore
nella notte,
poiché
secondo
quanto abbiamo studiato
quella stessa notte
non è già più la stessa.
Vi fosse solo
una piccola luce
vedremmo
come il suo buio
sta mutando già
nel chiarore
della tenebra che dilegua
senza merito alcuno.
Occorre anche imparare
ogni giorno
l’arte antica dell’attesa,
senza perdere tempo:
prima che la poesia finisca.

.

Stringi stringi, ciò che realmente conta è…..

di Piero Murineddu

Sempre estremamente incisivi e profondi i versi di Gabriele, talmente “profondi” che spesso non riesco a coglierne il pieno significato. Bellezza e “musicalità”, quelle le colgo immediatamente.

Non raramente le “condivido” perché voglio che altri, più acuti e sensibili di me, ne colgano tutta la ricchezza. È come se volessi far partecipi di un dono ricevuto, anche se non completamente consapevole del ….contenuto.

Nello scorrere le poesie di Gabriele, pregevole artista bolognese, è a volte un passaggio, una frase che mi colpisce, e la uso per farne il titolo.

Di questa, per esempio. L’amore è una possibilità che ti dà il momento presente, non rinviabile ad un domani, che manco sappiamo se un domani ci sarà.

Proprio ieri stavo riascoltando il, per me, carissimo Carlo Carretto in una registrazione del suo primo libro, “Lettere dal deserto”, dove spiega le motivazioni che l’avevano portato a decidersi per la vita contemplativa, dopo tanti anni trascorsi in un attivismo sfrenato.

Andate a conoscere la vita di questo grande uomo e vedrete che scoperte farete. Una vita di contempl-Azione, ovvero una fede realmente incarnata nel quotidiano, così problematico, contraddittorio e sempre più violento.

In questo libro racconta di un sogno molto realistico fatto durante una sua traversata del deserto, luogo dove fa un caldo insopportabile di giorno, ma di notte la temperatura cala vertiginosamente.

Carlo ammette che, nonostante le sue letture, cultura, riflessioni, meditazioni, adorazioni davanti all’Eucaristia, al momento opportuno non era stato capace di dare una delle sue coperte ad un tuareg.

Cioè, amore amore amore, ma quando questo benedetto amore dobbiamo applicarlo concretamente, ci accorgiamo della nostra incapacità di fare un gesto d’amore “perfetto”.

Un po come più o meno facciamo tutti: parliamo di fratellanza, di giustizia, di uguaglianza, di condivisione….ma, quando dobbiamo trasformare il tutto in atto concreto, ci accorgiamo di quanto siamo parolai e miseri, se non addirittura miserabili.
In fondo, scava scava, un qualsiasi tornaconto lo ricerchiamo.

Per Carlo, come racconta, questo era il suo “Purgatorio”, nel senso che non potremo mai ricongiungerci completamente all’Amore Unico, per noi cristiani Dio che è padre e sopratutto madre – perché le donne, loro si son capaci di donarsi ai propri figli che noi uomini neanche lontanamente saremo mai capaci di fare – se appunto non raggiungeremo la capacità di compiere un vero atto di “amore perfetto”. E lasciamo da parte il credere o meno al Purgatorio, dimensione, seppur avvolta nel mistero, di tempo e di luogo. Qui non si tratta di questo.

Per me, in questa poesia, mi sento richiamare a questa necessità, fondamentale per sperimentare fino in fondo il grande dono che possediamo e che spesso sprechiamo: la nostra umanità. Grazie Gabriele

 

carretto-300x235Carlo Carretto durante il suo noviziato nel deserto algerino

La sensibilità musicale di Carlo

di Piero Murineddu

Ha provato ad ascoltare il mare Carlo, capendo che esso ha tante cose da raccontare, specialmente segreti intimi confidati, scelte importanti e momenti difficili che molti hanno affrontato e spesso patito.

Tutto questo Carlo lo ha visto quasi come un sommesso e non sguaiato grido, che lui, con la sua chitarra, i suoi vocalizzi e principalmente con la sua sensibilità, ha provato a trasformare in musica, e il frutto della sua elaborazione mi sembra più che riuscito.

Lo ammetto, esarebbe difficile non farlo, che il mio pensiero è andato immediatamente a tutte le migliaia di persone per le quali, gia da troppo tempo, la profondità degli abissi è e continua ad essere un’unica tomba.

Persone con un nome e una storia come ciascuno di noi ha un nome e una storia ben precisi.

Accomunati tutti da un unico desiderio:  raggiungere un luogo dove poter allevare i propri figli e condurre una vita dignitosa. Quello che in fondo ognuno di noi, che la vita non l’ha scelta ma che se l’ha trovata come un Dono, a volte non riconosciuto come tale ma spesso subito se non addirittura rifiutato, si aspetta dalla stessa vita.

Grande sensibilità Carlo, che riesce ad esternare attraverso i suoi arpeggi e le sue armonie vocali, che sembrerebbero “improvvisate” ma che affatto non lo sono, e lo stesso Carlo – il giovane amico nato a Sorso dove vive e di cui fin da piccolo ho visto le dita muoversi con delicatezza sui tasti del pianoforte – di ciò non ne ha piena consapevolezza, forse.

Non s’improvvisa l’attenzione agli altri, e ognuna di quelle note è sicuramente un abbraccio dato o desiderato di dare, specialmente alle tante vittime dell’indifferenza e dell’egoismo umano.

 

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E dato che ci sei, ascolta anche quest’altro brano di Carlo. Tutt’altra atmosfera, ma ugualmente di buona intuizione. Le immagini completano il tutto alla grande.

 

 

 

 

Obbligata passeggiata mattutina

di Piero Murineddu

E anche oggi è fatta. Che cosa? Ma la passeggiata, santiddiobenedetto! D’altronde, se me l’ha ordinato il medico,  che faccio: disubbidisco? Certo, l’è dura, con tutti questi doloroni qui e là che mi tocca sopportar, ma:  “Si fidi, signor Murineddu…se si abitua, male non fa’!

Eia, eia, lu dutto’,… ma a casa torno che sono a un’arenu (sul punto di schiattare)….

E poi, non manca l’incoraggiamento della dolce metà: “Vai a camminà, Piè….vai a camminà, Piè……vai a camminà, Piè…..vai a ……..“. Nel senso, a lu duttori puoi disubbidire, ma alla moglie cose fai? Ubbidir sempre dovrai, vitanaturalduraaaaaante…….

Ed io ubbidiente sono ( eh, e come no…). Ma se vado a camminare per il paesello, che faccio, non osservo? Osservo, osservo…

Ma non solo osservo , così, tanto per fare e curiosare. Eh, no! Osservo e riferisco. Non tutto, ma il riferibile si.

“Piano, Ciuffo, piano….non tirare…..Intanto, che hai da fare?”

Primo

 

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Letto bene? No? Qui sicuramente è meglio….

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Caspiterina. Due punti esclamativi seguiti dal grassetto, anche questo esclamativato.

Sul tardi, chiesto a una persona attendibile,  l’enigma viene svelati. È opera del nipote di una cara amica venuta a mancare qualche anno fa. La pandina la usava lei per scorrazzare per le vie di Sossu alla ricerca della lattughina più a buon prezzo. La macchinetta era parcheggiata lì in attesa di essere rottamata. Ogni tanto qualche buontempone, sicuramente nottetempo e aiutato probabilmente da qualcun altro che di meglio non aveva da fare, si divertiva a spostarla di qualche metro, sempre nella medesima strada. Da qui la reazione del nipotone della cara nonnina, che, se attuata, avrebbe dato lavoro a diversi ortopedici. Mi si dice che da quella scritta in poi, la pandetta non è stata più spostata di un millimetro. Avvertimento efficace….

Secondo

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Scopro una terza fontanella pubblica, stile  “moderno”. Preferisco le altre due dell’altro giorno, ma va bene ugualmente. Dove si trova lo svela la seconda foto.

La terza, santiddiobenedetto, la terza foto! A me vedere una tale espressione, anche se di Santo si tratta, non solo non mi agevola il pensiero ad arrivare sino al cielo, ma atterrire mi fa. Tutta quella massa bianca, e sopratutto quegli occhi spupillati! Ma chi è che ha avuto questa geniale idea? E principalmente, perchè si continua a perpetuare questo Pio e serafico santarellino con tal espressione arrabbiata e minacciosa? Ma fatelo sorridente una buona volta, santiddiobenedetto!!

Prima di arrivare al terzo, mi piace rilevare che c’è ancora qualche gentile signora casalinga che spazza e lava la sua parte di marciapiede, come si usava quand’eravamo più umani.  Ciò detto, procediamo..

Terzo

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Com’è normale, e visto anche che la primavera è alle porte, nelle nostre strade, nonostante l’asfalto e il cemento, certe  pianticelline se ne impipano di avere terreno bello sostanzioso e crescono ugualmente. A me la cosa non è che dispiaccia più di  tanto.Il fatto è che chi cresce molto rigogliosamente è una pianta, chiamata parietaria, che oltre a dare benefici salutari se saputa usare, provoca anche allergia.  A me, per esempio. Non sarebbe male che, senza aspettare gli addetti ufficiali che arrivino armati di zappetta, il proprietario del muro dove questa officinale erba abbonda, provvedesse in proprio.

Eia, si si…..campa cavallo che la …parietaria cresce.

Quarto

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No no, niente da ridire su chi ha perso la vita per difendere valori oggi sempre più lontani e forse incomprensibili agll occhi dell’uomo moderno. Per esempio, a me del senso di Patria non mi importa un fico secco, considerando che spesso questa parola è servita a creare steccati e vedere nemici ovunque. Ciascuno la pensi giustamente come vuole, ma il punto non è questo.

Ho notato che varie vie sono dedicate a questi presunti eroi, ma tutte, senza eccezioni, con una doppia T. Mah, io di T ne ho messo sempre una e così continuerò testardamente a fare. Comunque non ho capito perchè a Patriottismo se ne aggiunga un’altra.

Non stò qui a dire degl’incontri belli fatti e delle gradevoli conversazioni avute, anche se frettolose. Queste le tengo per me.

Niente, volevo rilevare alcune cosette a cui, volendo, rimediare si potrebbe.

Ripeto: volendo. Poi…..

NOTA , che è più di una normalissima noticina finale .

Quasi in notturna, un amico – in verità umbè precisino ma oltremodo pignolerino ma con laurea certificata, ed io ci tengo agli amici con una certa cultura, anche per aiutarmi a superare la mia non altissima scolarità. E poi gliel’ho anche detto: correggimi ogni volta che sbaglio, almeno qualcosina anch’io la imparo – l’amico, dicevo, precisa che Treccani precisa che la doppia TT in patriota è ammessa. “Anticaglia”, precisa l’amico, però ammessa è.E se non ci credo, ecco la prova….

patrio

Stimolato dalla cordiale correzione, mi vien di lanciare lo sguardo verso l’ Accademia della Crusca, che di queste cose se ne intende assai. Risultato? D’ accordo con Treccani é. Comunque sia, io con la T continuerò a fare come sempre: una e così sia.

IPOCRISIA IPOCRISIA IPOCRISIA IPOCRISIA IPOCRISIA

di Piero Murineddu

Il Comune di Genova ha deciso di multare chi viene sorpreso a cercare cibo e avanzi all’interno dei bidoni dell’immondizia sparsi per la città. Duecento euro il prezzo da pagare”

Questa è la notizia. Se poi vai a leggere, c’è l’assessore alla sicurezza che dice che praticamente, chi ha realmente bisogno, non verrà punito(!), ma al contrario aiutato. Che loro si sono limitati ad applicare le disposizioni di Minniti (Minniti!) per il decoro urbano, dato più che Genova è una città turistica e bla bla bla…..

Insomma, guai far vedere in giro gente disperata che per sopravivere è costretta a…..

La strategia di mettere la polvere sotto il tappeto invece che provvedere a rimuoverla…..

Che dire?Ah, si quello che ho detto nel titolo, per cui è inutile stare a ripetermi.

http://www.corriere.it/cronache/18_marzo_13/a-genova-multe-chi-rovista-cassonetti-cerca-cibo-f85d405e-26b9-11e8-a3a0-e47b0114fbef.shtml

E pensare che Berlusca diceva che le sue televisioni non c’entravano un c…. col successo elettorale

 

di Piero Murineddu

Persone libere, obiettive, razionali e non facilmente influenzabili siamo noi italiani.

Certo, e come no.

Se qualcuno ha voglia, legga queso articolo. Niente di nuovo, in verità:
il solito giochino, saputo, risaputo e trisaputo, dei partiti per dividersi il Bottino informativosifaperdire. Insoma, cazzotti ohioiohi per piazzare le proprie maionette nelle poltrone più influenti e influenzabili.

Ma, attenzione, non solo “informativo” in senso stretto, perché il furbesco “lavaggio del cervello”, agli italioti glielo fai con qualsiasi cosa che esce da quell’elettrodomestico parlante chiamato tivù.

Come presenti una notizia principalmente, si capisce, ma anche col programma di ricette, di giochi serali per mezzo deficienti,coi programmi d’intrattenimento di qualsiasi natura, durata e furbata.

E io, che mi sforzo in tutti i modi di tenere una capacità critica libera, che faccio? Li mando a c….., ecco cosa faccio (e se riesco, vado anch’io).

La televisione, RAI e Mediaset in particolare, per me è come se non esistesse.

Devo solo preoccuparmi di dire in casa di abbassare al minimo il volume, altrimenti non so se riuscirei a trattenermi dal prendere la scatola parlante e scaraventarla giù dal piano più alto dove abito.

Ci sarebbe poi che adesso non puoi manco evitare di pagare il canone, perché te lo includono nella bolletta te lo includono..
Maledetti! Ah, se potessi !!

http://www.affaritaliani.it/mediatech/rai-da-orfeo-alla-fialdini-a-sangiuliano-chi-ride-e-chi-piange-dopo-il-voto-529562.html