Solo riconoscendosi in un progetto per il Bene Comune si può prevalere sulle Destre, sempre piu estreme, aggressive e pericolose

di Piero Murineddu

Dieci anni esatti da quando su “La Nuova Sardegna” – vivente ancora Brigaglia col quale mi piaceva interloquire per posta e che al tempo curava lo spazio riservato ai lettori –  venne pubblicata una mia lettera che ripropongo oggi, al termine delle consultazioni elettorali che hanno decretato la vittoria, finalmente, di una governatrice dell’ isola donna.

Il contenuto di allora riguardava la ricorrente mania, da parte di chi si riconosce nella vasta area della Sinistra, di mettere in rilievo più le cose che dividono invece di quelle che uniscono e in questo modo, neanche a dirlo, far si che a governare la Cosa Pubblica, a livello locale o nazionale, siano le Destre e le estreme Destre, e come oggi vediamo, coi risultati oggettivamente negativi che solo chi ha capacità di giudizio obiettivo può ritenere tali.

È quanto si è rischiato anche in questa occasione per il rinnovo del Consiglio Regionale, alla quale l’ intero Paese ha guardato con grande attenzione. Renato Soru, mio coetaneo, già governatore della Sardegna e fondatore del PD sardo, con motivazioni francamente poco convincenti, ha deciso di presentare la propria candidatura in contrapposizione a quella di Alessandra Todde, esponente si del M5stelle ma con l’ appoggio dell’ intero PD nazionale e di altre liste che nel progetto di Todde si son riconosciute. A sua volta anche a Soru si sono appoggiate altre liste, lasciando così fino all’ultimo col fiato sospeso i tantissimi sardi che, dopo troppi sconquassi, vedevano la possibilità di porre fine al quinquennio disastroso della giusta Solinas voluto soprattutto dalla Lega, quell’ accozzaglia di gente che ha sempre spinto per rompere l’Unità del Paese e che ancora ci ritroviamo al Governo, con tutte le nefaste conseguenze.

L’ esito delle urne ha decisamente bocciato il progetto Soru e premiato le tante convergenze di vedute tra il movimento fondato da Grillo e i valori della Sinistra, che vede nel PD il partito maggioritario, pur con le tante contraddizioni che entrambi hanno mostrato in questi anni su diverse tematiche, per esempio la decisione presa  “democraticamente” dagli iscritti al M5stelle nel 2019 di non far processare quell’ irrimediabile Gaglioffo e Bullo di Stato EmmeEsse e l’ ostinazione del PD di voler continuare a mandare armi in Paesi in guerra, seppur vietato dalle nostre leggi. Due fatti di estrema gravità e che assolutamente le persone di buon senso non possono condividere.

Il viaggio dei giorni scorsi per poter giocare e ridere con la mia amata nipotina mi ha impedito di votare, ma nonostante la soddisfazione per il risultato, non ho difficoltà a ribadire il personale disappunto su una Sinistra che fa fatica a riconoscersi in un Unico Progetto, come il diritto di non recarsi alle urne come forma di protesta.

Ciò detto e proprio a questo proposito, chiedo:

sarà ora disposta la coalizione intorno a Soru a lavorare per il bene di tutti i sardi pur restando fuori dal Consiglio Regionale?

Sono questa e altre le domande che mi ponevo dieci anni fa e che oggi vedo di estrema attualità.

Al termine la conferenza stampa di Alessandra Todde, nuova Presidente della Sardegna, seguita da una canzone di Ivano Fossati assai significativa.

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La Politica è Servizio, non lotta per il potere

di Piero Murineddu

(La Nuova Sardegna, 27 febbraio 2014)

Ma cosa sono tutte queste continue lotte all’interno della Sinistra?

Continuerete all’infinito queste guerre fratricide e a pretendere la “ricompensa” per aver lavorato senza sosta in favore del partito?

A sentirvi in diritto di occupare quella tal carica perchè vi spetta?

A risentirvi perchè il capo non vi valorizza?

Ma dai! Se il problema è solo l’ansia del servizio, il popolo si può servire benissimo anche da dietro le quinte, senza cariche particolari, studiando e regalando le proprie intuizioni, il proprio tempo e il proprio sacrificio. Per il bene del partito, certo, ma soprattutto per migliorare questa società in continuo decadimento! O no?

Ma quali sono le motivazioni che vi hanno spinto a mettervi insieme? Per un alto obiettivo comune? Voglio crederlo. Sapete benissimo però che lavorare insieme è una fatica continua. Una strategia da studiare e rinnovare. Un confronto senza sosta perchè le teste sono tante e diverse.

Se nel confronto non c’è vero ascolto reciproco, è tutto inutile. Ci sarà l’inevitabile tendenza a voler imporre la propria visione agli altri. costi quel che costi.

Sono malizioso se mi viene il sospetto che, in fondo ma neanche poi tanto. quello che interessa veramente è fare carriera e perpetuare l’alta posizione sociale raggiunta? Dimostratemi il contrario e ne sarò ben felice.

 

Contro la tentazione di rassegnarci, alziamoci !

 

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La Canzone Popolare

di Ivano Fossati

ALZATI che si sta alzando la canzone popolare. Se c’è qualcosa da dire ancora, se c’è qualcosa da fare.
ALZATI che si sta alzando la canzone popolare.Se c’è qualcosa da dire ancora ce lo dirà.Se c’è qualcosa da imparare ancora ce lo dirà

Sono io oppure sei tu, che hanno mandato più lontano, per poi giocargli il ritorno sempre all’ultima mano. E sono io oppure sei tu, chi ha sbagliato più forte, che per avere tutto il mondo fra le braccia ci si è trovato anche la morte. Sono io oppure sei tu, ma sono io oppure sei tu.

ALZATI che si sta alzando la canzone popolare, se c’è qualcosa da dire ancora, se c’è qualcosa da fare.
ALZATI che si sta alzando la canzone popolare, se c’è qualcosa da capire ancora ce lo dirà, se c’è qualcosa da chiarire ancora ce lo dirà

Sono io oppure sei tu, la donna che ha lottato tanto perché il brillare naturale dei suoi occhi non lo scambiassero per pianto.E invece io, lo vedi da te, arrivo sempre l’indomani e ti busso alla porta ancora e poi ti cerco le mani.Sono io, lo vedi da te, mi riconosci, lo vedi da te.

ALZATI che sta passando la canzone popolare. Sono io, sono proprio io, che non mi guardo più allo specchio per non vedere le mie mani più veloci né il mio vestito più vecchio. E prendiamola fra le braccia questa vita danzante, questi pezzi di amore caro, quest’esistenza tremante che sono io e che sei anche tu, che sono io e che sei anche tu.

ALZATI che si sta alzando la canzone popolare.
ALZATI che sta passando la canzone popolare.Se c’è qualcosa da dire ancora ce lo dirà. Se c’è qualcosa da capire ancora ce lo dirà. Se c’è qualcosa da chiarire ancora ce lo dirà.Se c’è qualcosa da cantare ancora si capirà

Un aiuto per capire meglio il significato
https://www.songtell.com/it/ivano-fossati/la-canzone-popolare

Accordi alla portata anche dei principianti
https://www.accordietesto.it/ivano-fossati/la-canzone-popolare-accordi/

Il brano eseguito dal vivo da Ivano e dal suo gruppo

Solo riconoscendosi in un progetto per il Bene Comune si può prevalere sulle Destre, sempre piu estreme, aggressive e pericoloseultima modifica: 2024-02-27T20:24:20+01:00da piero-murineddu
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