Ricordando Eugenio

Eugenio, un maestro

da “fondazionedontonino.it”

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Articolo a cura del “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo

 

Eugenio Melandri, un maestro, un amico e un compagno di lotte indimenticabile.

Missionario saveriano, promotore di innumerevoli iniziative di pace e di solidarietà, parlamentare europeo, è stata una delle figure più luminose della nonviolenza nel nostro paese.

Religioso saveriano, giornalista e direttore della rivista “Missione oggi”, parlamentare europeo tra il 1989 e il 1994, è stato costantemente impegnato nei movimenti di pace, di solidarietà antirazzisti, per la nonviolenza; fondamentale promotore di numerose iniziative contro la guerra, contro le armi, contro il razzismo e l’oppressione sociale, è stato anche tra i principali animatori della campagna di solidarietà “Chiama l’Africa”.

Anche nel ricordo e alla scuola di Eugenio Melandri continuiamo nella LOTTA CONTRO LA GUERRA E TUTTE LE UCCISIONI.

Anche nel ricordo e alla scuola di Eugenio Melandri continuiamo nella LOTTA CONTRO IL RAZZISMO E TUTTE LE PERSECUZIONI.

Anche nel ricordo e alla scuola di Eugenio Melandri continuiamo nella LOTTA CONTRO IL MASCHILISMO E TUTTE LE OPPRESSIONI.

Anche nel ricordo e alla scuola di Eugenio Melandri continuiamo nella LOTTA CONTRO TUTTE LE VIOLENZE.

Anche nel ricordo e alla scuola di Eugenio Melandri continuiamo nell’ IMPEGNO NONVIOLENTO IN DIFESA DEI DIRITTI UMANI DI TUTTI, IN DIFESA DELL’ INTERO MONDO VIVENTE.

Anche nel ricordo e alla scuola di Eugenio Melandri continuiamo nell’ IMPEGNO NONVIOLENTO PER LA REALIZZAZIONE DI UNA SOCIETÀ MONDIALE DI PERSONE LIBERE ED EGUALI IN DIRITTI, responsabili e solidali, in cui a ciascuna persona sia dato secondo le sue capacità ed a ciascuna persona sia dato secondo i suoi bisogni.

SOCCORRERE
ACCOGLIERE
ASSISTERE
ogni persona bisognosa di aiuto.

Salvare le vite è il primo dovere.

Condividere il bene ed i beni.

Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione e per la salvezza dell’intera umanità e dell’intero mondo vivente.

Solo la nonviolenza contrasta la violenza.

Solo facendo il bene si può sconfiggere il male.

Solo la nonviolenza può salvare l’umanita’ dalla catastrofe.

Sii tu l’umanità come dovrebbe essere.

GRAZIE EUGENIO, AMICO DEGLI ULTIMI

di Alex Zanotelli

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Sapevo che Eugenio era stato colpito da un tumore, ma non mi aspettavo che la situazione fosse così grave. Lui invece mi aveva telefonato un paio di mesi prima: «Alex, sono stato riammesso al sacerdozio. Tra poco celebrerò la prima messa e lo vorrei fare sulla tomba di don Tonino Bello ad Alessano». Non ce l’ha fatta a recarsi in Puglia ad Alessano.

Padre Eugenio Melandri era stato sospeso a divinis nel 1991, dopo che si era candidato al Parlamento europeo nel 1989 con Democrazia Proletaria. È una lunga amicizia quella che mi ha legato a Eugenio. Un’amicizia che risale a quando ero direttore di Nigrizia e lui dirigeva Missione Oggi, il mensile dei missionari saveriani, e mi ricordo la sua straordinaria capacità di presentare le tante sfaccettature della missione.

Sono state poi le circostanze a farci lavorare assieme. Nel gennaio 1985 Nigrizia pubblicò l’editoriale “Il volto italiano della fame africana”, incentrato sul fatto che le nostre forze politiche di allora più che agli affamati guardavano al proprio tornaconto. Ci furono dure reazioni e Eugenio ci diede tutto il suo appoggio.

Dalla fame ci siamo poi mossi a trattare il tema delle armi. Anzi Eugenio era stato prima di me coinvolto da quel problema e aveva maturato una certa esperienza. Quando all’inizio del 1986 fu pubblicato il documento dei cattolici del triveneto Beati i costruttori di pace, che attaccava le politiche del ministro della difesa Giovanni Spadolini il quale contrattaccò sulle pagine de L’Espresso, ci furono reazioni pesanti da parte del Vaticano, mentre i vescovi del Triveneto ci appoggiavano. Nigrizia, Missione Oggi decisero di rispondere a Spadolini con un editoriale comune del febbraio 1986 in cui si metteva in evidenza il rapporto tra spese per gli armamenti e la fame nel sud del mondo. Abbiamo preparato insieme quell’editoriale intitolato “Date a Cesare…”. Sono stati momenti duri ma anche molto belli, momenti che hanno rinsaldato la nostra amicizia.

Pur sospeso a divinis, Melandri ha continuato a lavorare per l’Africa, prima come deputato europeo e poi collaborando con varie realtà. L’ultima volta che gli ho parlato, l’ho sentito molto sereno e mi aveva detto che l’arcivescovo di Bologna, il cardinale Matteo Zuppi, aveva deciso di incardinarlo nel clero petroniano.

Voglio ricordarlo come un uomo che ha dato tanto. Voglio ricordarlo come un uomo che ha avuto la capacità di connettere fede e passione sociale e politica. Ci ha detto che non si può vivere la fede se non la si traduce in scelte politiche. Eugenio, ti sono grato per la tua amicizia e per il bene che hai fatto.

Ricordando Eugenioultima modifica: 2023-10-27T05:11:28+02:00da piero-murineddu
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