di Piero Murineddu
No, la minaccia fatta da un rappresentante di questo governicchio attuale per chi osa non riconoscersi nella pura “etnia” ( razza?) italica servendosi di termini anglofoni non c’entra in questo caso.La mia è solo una vecchia e ormai inutile battaglina personale.
Vado.
Ma chi ancora conserva un pochettino di dignità, non ritiene doveroso tentare di porre fine a questo patetico e per me irritante andazzo? Mi fa sentire più ignorante di quanto già lo sia.
Ma cosa caspita si vuol dimostrare? Di essere eruditi, moderni e toghi, studiati e globalizzati, che se ne sa umbéumbéumbé?
Ma quanto vogliamo essere ridicoli? Ma quale evoluzione della comunicazione! Questo é nient’altro che tradimento delle proprie radici, di cui la lingua é componente fondamentale….
E se provassimo ad impararlo e a usarlo questo strabenedettissimo italiano? Ma come, prima a scuola ci fanno due cosini così, comprese le bacchettate per impedirci di parlar il sacrosanto dialetto insegnatoci dalle nostre mamme, facendoci portatori a casa di notarelle come terroristico “ultimatum”, e poi, ad iniziare dai grandi giornaloni – comprese le paginettine di provincia, tipo “La Nuova Sardegna”…che pena! – e dai politiconi e miseri politicanti locali da strapazzo (per apparire più “in”?), c’impongono la loro palese imbecillità comunicativa?
E trovarmeli daboi nel libro di un autore locale mi ha fatto proprio stragirare, lo confesso. Non solo devo leggere più volte un passaggio per capirne il significato, ma devo stare col traduttore pronto per capire che caspita vuol dire quel termine inglese. Che faccio io? Lo riporto in biblioteca senza continuare a trabanammi lu zeibbeddhu, ecco quel che faccio. Mi chiedo: ma vuoi comunicare o vuoi fare sfoggio di non so cosa? Ma baaaasta….
Propongo un elenco, di cui son grato a Sabrina Trevisan e all’autrice dell’articolo che segue questo già lungo elenco
Pronti? Viiiiaaaa….
analisi on desk-> analisi preliminare o analisi a tavolino
benchmark-> parametro di riferimento
benchmarking-> confronto sistematico o analisi comparativa
tool(per esempio: learning tool, teaching tool) -> strumento
student(o client)
satisfaction (es.: monitoraggio della student satisfaction) -> soddisfazione dello studente (dell’utente)
debriefing-> resoconto
executive summary-> sintesi
distance learning-> apprendimento a distanza (distinto da e-learning -> teleapprendimento o apprendimento online)
peer review-> revisione tra pari
public engagement-> impegno pubblico
valutazione della performance-> valutazione dei risultati
all inclusive -> tutto compreso
anti age -> anti etá
abstract -> riassunto
appeal -> attrazione
audience -> pubblico
background -> sfondo
backstage -> dietro le quinte
badge -> tesserino
big -> grande
bipartisan -> trasversale
boss -> capo
brand -> marca
break -> pausa
business -> affari
buyer -> compratore
cash -> contanti
catering -> approvvigionamento
coach -> allenatore
concept -> idea
community -> comunitá
copyright -> diritto d’autore
device -> dispositivo
display -> schermo
dress code -> regole
d’abbigliamento
evergreen -> intramontabile
fashion -> moda
flop -> fiasco
fitness -> allenamento
food -> cibo
gossip -> pettegolezzo
happy end -> lieto fine
hotel -> albergo
jobs act -> legge sul lavoro
light -> leggero
look -> aspetto
mail -> posta
make up -> trucco
master -> specializzazione
match -> partita
meeting -> riunione
mission -> missione
news -> notizie
open -> aperto
okay -> va bene
partner -> compagno
party -> festa
premier -> primo ministro
red carpet -> tappeto rosso
relax -> riposo
trend -> tendenza
show -> spettacolo
selfie -> autoscatto
sexy -> seducente
snack -> merenda
staff -> personale
teenager -> adolescente
team -> squadra
ticket -> biglietto
user friendly -> amichevole per chi lo usa
weekend -> fine settimana
web -> rete
workshop -> seminario
vintage -> d’annata
https://nuovoeutile.it/300-parole-da-dire-in-italiano/
Insomma….
..o possibilmente nell’ idioma locale col quale sei cresciuto/a