La sartoria d’Angerinu Maronzu come sala prove

 

 

di Piero Murineddu

 

Non è da molto che ho parlato di musica a Sossu, specialmente dei tempi passati.

Vedi

La musica a Sorso? Eccone una parte…..

Come l’altra volta, mandandomi una foto riproducente il babbo Angelino, che oltre fare lu trappèri di mestiere coltivava la passione per la chitarra, è ancora l’amico Giovanni che me ne offre l’occasione, mandandomi quest’altra bella immagine

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Un Marongiu, Angelino,  e tre Roggio, Michelangelo, Paolino e Agnuru Maria, che insieme componevano la piccola orchestra M.A.P.A..

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Un po’ di Mambo, ovvero “Che succede?” in  lingua swahili, idioma parlato dalle popolazioni centro africane emigrate a Cuba. E il Mambo è proprio un genere musicale e sopratutto ballabile che nell’isola cubaba è nato. Ma anche CHE CHA CHA e tutti quegli altri generi che si rifacevano al musicista e compositore colombiano José Dámaso Pérez Prado. Ritmi sudamericani che invogliavano gli spettatori a dimenarsi ballando, e sicuramente, in quegli anni del dopoguerra, le occasioni di ballare che anche a Sorso non mancavano, non si lasciavano certamente sfuggire. In paese la loro musica è risuonata anche all’interno del cinema Verdi, che ora, quando capita di passarci davanti e vedere solo il pezzo di terreno dove sorgeva il cinema della nostra infanzia, mi viene sempre come un  groppo alla gola, un magonino passeggero. Angelino suonava sopratutto con l’orchestra guidata dal fisarmonicista Giampaolo Ciccu, ma anche nelle serate del dopo lavoro trascorse nella sua sartoria che sorgeva in pien di iesgia, dove ora si sente suonare solo la musica delle banconote del Banco di Sardegna. Certa  “musica” non avrebbe sicuramente disturbato l’avvocato sussincu di allora Ugo Puggioni, che abitava al primo piano e non a pianterreno come erroneamente avevo detto la scorsa volta. Nel piano di terra vi era proprio la sartoria, e già vi ho detto la reazione che una sera ebbe l’avvocato a forza di sentirsi rimbombare  i r’arecci quel tum tum della batteria percossa da uno dei fratelli Roggio. Non stò a ripetermi e vi auguro buon divertimento con

l’orchestraaaaa….  Mapaaaaaaaaaaaa !

La sartoria d’Angerinu Maronzu come sala proveultima modifica: 2017-02-18T13:46:27+01:00da piero-murineddu
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