di Piero Murineddu
Non è per niente una bella senzazione quella provata quando si vuol scrivere nel modo e con le parole che abbiamo sentito e usato gia dai primi giorni di vita, e rimaniamo bloccati da atroci dubbi su quel suono gutturale, aspirato e quant’altro. E poi, conosco gli antichi termini oppure uso un ridicolo dialetto italianizzato? Si, qualcuno dice che la lingua, come tutte le cose, si evolve. Ma una cosa è la legittima evoluzione, un’altra è l’imbastardimento della lingua, mortificante della nostra Cultura. Sarò esagerato, ma a me sembra che se pasticciamo il modo in cui abbiamo comunicato coi nostri genitori e coi nostri fratelli nella casa in cui siamo cresciuti, c’è realmente il rischio di perdere anche la nostra identità, e questo si che è grave.
La ricerca che lo studioso Gian Paolo Bazzoni ha fatto sull’argomento, può essere un validissimo aiuto per chiarirci le idee , spesso molto confuse.
http://it.wikipedia.org/wiki/Gian_Paolo_Bazzoni