Autore archivio: piero-murineddu

“IL MIO PARTITO NON HA CAPITO NIENTE” – Una particolare “lectio divina” (*)

C’è modo e modo di stare in mezzo alla gente

 

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di Piero Murineddu

A) Credo che molti conoscono i “Salmi”, quel libro della Bibbia nel quale sono contenuti molti testi poetici attraverso i quali, specialmente il re Davide, esprimeva il suo rapporto con l’Onnipotente. Bene. Ancora oggi, la Chiesa, e quindi singoli cristiani, parrocchie, gruppi e monasteri, aprono e chiedono la giornata recitandoli. Ci sono diversi modi di leggerli e di pregarli, specialmente quando li si usa comunitariamente: recita all’unisono, a cori alternati, responsoriale (un ritornello ripetuto da tutti e un solista che legge i versetti), cantati. Ce n’è un altro, magari poco conosciuto e usato prevalentemente all’interno di gruppi ristretti: dopo la lettura dell’intero Salmo fatta da tutti e lasciato uno spazio silenzioso, ciascuno fa una sorta di “risonanza”, che a differenza di quella medica il cui esito è spesso motivo di ansia per molti, è semplicemente far “risuonare” dentro di sè una parola o una frase particolare contenuta qua e là nel testo, esprimendola a voce alta ai presenti.

 

Dell’intervista apparsa oggi su “La Nuova” rilasciata dal Consigliere Riconfermato di Sorso, voglio fare altrettanto.

 

Pronti? Via

 

  1.  Tutti meritano di essere ascoltati
  2. Faccio il bene di tutti
  3. Il mio partito non ha capito niente

  4. Ce ne fosse di gente come Lui (il maiuscolo è mio)

  5. Pili è stato acceccato dal suo egoismo

  6. Per me la politica è l’aria che respiro

  7. Cappellacci aveva un progetto di cambiamento totale

  8. A Cagliari Gli (il maiuscolo è mio) ho urlato con affetto

  9. Conosco tutti all’ASL

  10. Le centinaia di volontari del mio staff li incontro quasi tutti i giorni

  11. Le accuse sono state smontate nella mia memoria difensiva  (vicenda Alzheimer)

  12. Il Consigliere deve battere i marciapiedi

 

B) Dopo questo poco usato metodo di leggere i Salmi, per continuare la riflessione – preghiera, gli altri presenti possono riprendere le frasi enunciate dagli altri, e magari anche commentarle.

 

Vediamo

 

 1. Tutti meritano di essere ascoltati, compresi quelli che non mi hanno eletto e compresi quelli dell’Opposizione politica, anche nel Consiglio Comunale di cui ancora faccio parte.

2. Faccio il bene di tutti. Affermazione molto, troppo impegnativa. Solitamente, per fare una cosa così “onorevole”, bisogna avere una grossissima dose di generosità, altruismo, capacità di considerare gli altri persone degne di attenzione e rispetto, capacità di “perdonare” chi eventualmente si ritiene colpevole di aver causato qualche torto, capacità di aiutare anche gli antipatici e di accettare che la pensa diversamente, fare spazio agli altri e non servirsi degli altri per fare spazio a se stessi. Evangelicamente parlando, voler bene vuol dire anche condividere i propri beni, spirituali ma anche materiali…. Sapete che vi dico? Non so voi, ma  io non sono capace di fare il bene di tutti.

3. Il mio partito non ha capito niente insieme a Ce ne fosse gente come Lui  Le due affermazioni mi sembrano leggermente contradditorie. E’ difficile contestare che Sior Silvio ha fondato e curato un partito a sua immagine e somiglianza. Non è scaturito da un’ideologia radicata nella tradizione politica e nel tempo il PRESIDENTE non ha mai smesso di dare, se non addirittura imporre, direttive precise sulle posizioni e sul comportamento che il suo Esercito ha dovuto sempre tenere, sia nel votare certe Leggi, sia nelle sedi e nei circoli locali. Casi di dissenso sono rarissimi e quando è capitato, lo sporco “traditore” di turno è stato gentilmente invitato ad avviarsi verso la porta d’uscita. Mi chiedo quindi in che senso il partito non ha capito niente, dal momento che ha sempre ubbidito senza esitazione agli ordini arrivati…. dall’Altissimo. Attualmente, l’Esercito sardo sta ancora aspettando da Lui chi debba essere il Coordinatore incaricato di nonsocosa. Embè? Che conclusioni bisogna trarre, dal momento che “gente come Lui”(perfettissimo, impecabilissimo creatore del….), è impossibile che non riesca a seguire con precisissima e illuminata attenzione il proprio …..gregge?

4. Pili è stato acceccato dal suo egoismo. Il giovane e dinamico Mauro destinato allora a divenire il Suo braccio destro che è stato accecato dal proprio egoismo! E perchè, poverino? Non è possibile che nel suo cammino politico abbia avuto qualche ripensamento riguardo al considerare la Parola di Arcore la Verità Assoluta e, seppur a malincuore, abbia deciso di tentare una sua strada? D’altronde, pedagogicamente parlando, un genitore è felicissimo quando il proprio figlio è in grado di camminare da solo e riesce a fare scelte personali senza bisogno dell’aiuto costante di chi lo ha generato. Una mamma e un papà che considerano i figli come proprietà, non sono cresciuti e sono rimasti ad un livello adolescenziale, se non addirittura infantile. La funzione di noi genitori è avviare alla vita i propri figlioli, liberi e indipendenti. Evidentemente, però, solo chi è genitore può capire una cosa così “inaudita”

5. Per me la politica è l’aria che respiro. Quindi a tempo pieno, e a pieni polmoni, sembrerebbe di capire. E a noi nuddha, no? Insomma, l’unica cosa che ancora ci rimane gratisi, c’è il rischio di rimanerne senza! Perchè sembra – dico seeeembra! – che ce ne sia al’infinito e che sia inesauribile questa benedetta e vitale aria, di quella ancora pura e respirabile. Purtroppo non è precisamente così: e aria inquinata qui, e aria inquinata là……Alla fine, c’è il rischio di doverci comprare persino quei bomboloni di ossigeno – ossigeno, perchè l’ASL li dà in comodato d’uso solo a chi soffre di frequenti apnee patologiche. E a noi, apparentemente sani, chi ci pensa?! Chi ci PENSAAAA!!!!!  Aria! ARIA! A RI AAAAAAAA !!!!!!!

6. Cappellacci aveva un progetto di cambiamento totaleIn che senso? Costruire una nuova politica di partecipazione attiva alla vita politica da parte della gente e a non più imporre decisioni dall’alto? Di rispetto dell’ambiente? Di creazione di nuovi posti di lavoro e di modi nuovi di valorizzare la produzione sarda? D’incentivare un turismo di massa e non d’elite perchè, essendo vicino al popolo e conoscendone i bisogni, capisce che è la gente comune ad aver bisogno di ricrearsi e ricaricarsi in meritati periodi di vacanze non eccessivamente dispendiose? Di creazione di opportunità perchè i giovani ritornino a trarre profitto dalla lavorazione e coltivazione della terra? Di motivare i giovani perchè non siano costretti a cercare fuori dall’isola la loro strada? Di creare una scuola veramente formativa ed educante, luogo sicuro (anche come struttura) e accogliente per tutti? Mah

7. A Cagliari gli ho gridato con affettoE lo credo!E non era il solo

8. Conosco tutti all’ASL. E’ vero…è vero….è vero….è vero…..è vero…. E tutti lo conoscono, naturalmente. E’ VE-RO !!!

9.Le centinaia di volontari del mio staff li incontro quasi tutti i giorni. E noi pure: dopo che son stati genuflessi ed imploranti, ne trovi all’ospedale sparsi in ogni dove, e ne trovi su facebuku, e ne trovi all’ingresso del seggio elettorale, e ne trovi volanti, e ne trovi appostati, e ne trovi sospettosi, origlianti, scrutanti e controllanti, e ne trovi telefonanti, e ne trovi mangianti e bisboccianti, profittanti e gaudenti, vocianti, plaudenti e osannanti….. Ne trovi riflettenti nel senso di riflessivi. Anzi,no. Di questi, per la verità, se ne trovano ben pochi.

 

10. Vicenda Alzheimer. Le accuse sono state smontate nella mia memoria difensiva.  Fino a prova contraria, le indagini sono ancora in corso e il giudizio finale spetta ad un Giudice. “Si ha piena fiducia nel lavoro della Magistratura…”, come solitamente un politico indagato dice a tutti i venti, oppure no? Aspettiamo. Giustamente, a volte una persona onesta può venir coinvolto in qualche vicenda dove lui non c’entra niente. Per sbaglio, o perchè coinvolto in mala fede da qualcuno. Aspettiamo…con piena fiducia nel lavoro della Magistratura.

 

11.Il consigliere deve battere i marciapiedi. No comment,anche perchè ognuno della sua vita fa quello che vuole. Ci mancherebbe!

 

 

C)Al termine della preghiera del Salmo, i presenti dedicano un lungo spazio per la riflessione e il ringraziamento personale, prendendosi degli impegni concreti per migliorare la loro vita personale e comunitaria.

 

 

(*) Per i tantissimi che non sanno cosa sia la “LECTIO DIVINA” (leggi lezio) e non sanno cosa si perdono, ecco i passi di questo particolare modo di leggere e pregare con la Bibbia:

 

 

LECTIO lettura estremamente attenta di un brano biblico

 

MEDITATIO studio approfondito di ciò che si è letto

 

ORATIO preghiera di ringraziamento, lode, supplica ed intercessione

 

CONTEMPLATIO sforzodi conformare il proprio “sguardo” a quello di Dio

 

 

 

Desini Roberto – NON TUTTI I POLITICI SONO VENDICATIVI, anzi, a volte riescono anche ad essere addirittura….INFATICABILI LAVORATORI

CRONACA DI UNA PICCOLA MA CIVILE CORRISPONDENZA 

 di Piero Murineddu

 

1. Articolo su “La Nuova”

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“Il nostro cavallo di battaglia sarà smantellare l’attuale sistema della Sanità sassarese, che deve tornare a essere pensato come un servizio essenziale a vantaggio di tutti i cittadini e non più un feudo elettorale ad appannaggio dei potentati locali”
(Roberto Desini, sindaco di Sennori e neo Consigliere regionale)

2. Mio commento all’articolo
Ma guarda cosa si butta a dire l’erede del Desini padre! Robertì, mi che è un impegno molto, ma molto grosso quello che ti stai prefiggendo di portare avanti!  Sai che ti dico? Quasi quasi ti prendo in parola e resto ad aspettare fiducioso. Esci a vidè!Meglio, ESCI A BIDERE !, come mi consiglia Nicurina la sinnaresa. Magari, parlando la vostra lingua,  rimarrà meglio l’impegno che hai preso.

 

 3. Pubblico il post nella pagina FB di Desini

Faccio anche gli auguri per il nuovo ruolo regionale e specifico che non l’ho votato

 

4.  Risposta dei Desini

L’interessato mi ringrazia e oltre la parola  di concretizzare quanto prima l’impegno d’intervenire  per risanare il Parco a ridosso del palazzo comunale del paese, dopo che tempo fa ne avevo documentato lo stato di degrado, il neo Consigliere Regionale si augura che in una prossima occasione il mio voto vada a lui.

 

Conclusione

Per il partito in cui ha scelto di militare, che in futuro io voti per lui sarà cosa molto improbabile. Voglio comunque rilevare la positività della sua reazione, e me ne chiedo il motivo:

1.  perchè ancora euforico e “ubriaco” per la sua elezione?

2. perchè spera effettivamente di meritarsi in seguito il mio voto?

3. perchè, col pensare da politico, pensa che è meglio avere un possibile alleato che un sicuro avversario?

Chi lo sa! A me fa piacere che finalmente  un politico cerca di conquistarsi la stima di un elettore che ammette di non averlo votato. Purtroppo, non tutti i politici hanno questa “furba” intelligenza e sappiamo quanto spesso siano vendicativi.

 Colgo l’occasione e ne voglio trarre profitto, non solo per me. Allora, se è vero che un Consigliere Regionale riesce ad ottenere più facilmente finanziamenti in favore del proprio Collegio elettorale, mi auguro che al più presto si possa mettere termine allo spaventoso stato di abbandono in cui è stato lasciato il bellissimo parco panoramico di Sennori, dove ci sono magnifici punti di osservazione  della flora e fauna locale, e da dove si gode un bellissimo panorama di tutto il Golfo dell’Asinara. Stesso discorso vale per il teatro all’aperto ricavato dalla vecchia cava di tufo e dal parco circostante. Idem per il piccolo parco di via Berlinguer e per la storica fontana delle Conce.  In attesa delle grosse somme per poter effettuare interventi massicci, l’apporto di alcuni operai muniti di un buon decespugliatore, potrebbe iniziare a cambiarne l’aspetto. E qualora mancassero i soldini anche per questo,

GLI STESSI CONSIGLIERI ED ASSESSORI, CON LE MANICHE ALZATE E SPUTTACCHIANDOSI LE MANI PER MEGLIO IMPUGNARE ZAPPE E RASTRELLI, POTREBBERO GUIDARE I CITTADINI VOLENTEROSI IN UNA FESTOSA GIORNATA PRIMAVERILE.

Verrei anch’io. LO GIURO.  

Oltre  i padroni di casa sennoresi, anche noi sussinchi, antichi avversari in memorabili zuffe, aspettiamo di godere quanto prima di questi spazi verdi.

Aspettiamo fiduciosi ed impazienti, dunque….

 

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IL Centrodestra sardo fa autocritica

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di Piero Murineddu

Nel post elezioni, il gotha del Centrodestra sta’ cercando di tirare le somme, sicuramente per una ripresa d’umore e per un nuovo rilancio. Riporto alcune loro considerazioni estrapolate qua e là, cercando di sintetizzare quello che è arrivato al mio cervello, da qualcuno accusato di distorcere la visione dei fatti reali. Ma tant’è. Se così fosse, ne prendo atto e tiro innanzi ugualmente. Vediamo…

Ma dai che tutto sommato non abbiamo perso! Adesso si tratta solo di riorganizzarci e per questo aspettiamo con ansia fiduciosa gli ordini che ci deve impartire direttamente da Arcore Sua Eccellenza Reverendiiiissima. E’ questo caspita di Legge Elettorale che ci ha fregati. Questo voto disgiunto e compagnia cantante che nessuno ne ha ancora capito l’utilità (per noi). E dabboi, la Gaddhura con meno rappresentanti di quanto ci spetterebbero! Boh. E ancòra, questi nostri figli, fratelli sorelle, madri, cugini di primo, secondo e terzo grado…. della nostra sconfinata “Famiglia”, invece di essere attratti dalla Fulgida Luce del Partito ri-voluto dall’Illuminato Capo dei capi e dal suo figlioccio sardignolo Cappellaccino, mentre erano all’interno delle cabine elettorali, la loro mano è stata spinta da una forza misteriosa a scrivere semplicemente il nome di qualche “Baronetto” locale che chissá cosa aveva loro promesso o che debito dovevano restituire. Boh boh! E l’ideologia del Partito non Partito che fine ha fatto? E i grandi Ideali che muovono questi ubbidienti elettori dove si son persi?

Intanto, tra le altre cose, durante queste analisi a cuore in mano che si stanno facendo intralorsignori per mettere a fuoco eventuali sbagli, qualcuno ha riconosciuto che non è più tempo di stare chiusi dentro i Palazzi (del Potere), ma che è necessario uscire per le strade e stare in mezzo alla gente.

Oh, caspita! Questa è indubbiamente un grosso passo avanti nella visione Corretta e Alta della Politica Partecipata….attivamente.

Vogliamo provare ad immaginare cosa comporterebbe “stare in mezzo alla gente”? Proviamoci, e se sbaglio, mi corriggerete.

Premessa. Ammettiamo che a questa “gente” sia stato riconosciuto e quindi attuato il principale diritto su cui si regge la Costituzione Italiana, che per coloro che hanno poca memoria, l’articolo 1 recita: “L’Italia è una Repubblica democratica…” chi e cumenti. Punto e fine della Premessa

art 1 001

Immaginiamo quindi di vivere in una società dove tutti abbiano la possibilità di lavorare per vivere e il lavoro non fosse più “Il Problema”. Anda bè? Una società normale e civile, insomma. Liberata quindi da questo bisogno fondamentale, di doversi cercare cioè disperatamente di che vivere (nella realtà un’angoscia quotidiana per troppi), quali sarebbero le istanze di questa  “gente” in mezzo alla quale il politico vorrebbe stare?

Provo ad azzardare qualche esempio

  1. Vivere nella Legalità: la nuova Forza Italia e il CentroDestra tutto, può garantire questo?
  2. Una scuola moderna, luogo comunitario di rispetto e di integrazione sociale: la nuova Forza Italia……….?
  3. Una società rispettosa e accogliente di tutte le diversità: la nuova Forza Italia……….?
  4. Rispetto dell’ambiente (non consumo del territorio, energie rinnovabili…..): la nuova Forza Italia……….?
  5. Rispetto delle Istituzioni Democratiche: la nuova Forza Italia……….?
  6. Una società civile che aiuta chi sbaglia e non lo marchia a vita: la nuova Forza Italia……….?
  7. Una Democrazia concreta, dove le regole sono il più possibile condivise: la nuova Forza Italia……….?
  8. Città a misura “d’uomo” e non disumanizzanti: la nuova Forza Italia……….?
  9. Politici portavoce dei cittadini e non delle segreterie dei partiti: la nuova Forza Italia……….?
  10. Retribuzioni dei politici vicine a quelle dei normali cittadini: la nuova Forza Italia……….?
  11. Fine della giungla retributiva sociale: la nuova Forza Italia……….?
  12. Una Sanità efficiente e rispettosa del malato: la nuova Forza Italia……….?
  13. Impegno concreto contro i conflitti e il disarmo:la nuova Forza Italia……….?
  14. Una Economia che risponda ai veri bisogni delle persone: la nuova Forza Italia……….?

Solo alcuni esempi, tra i tanti che potrei continuare a fare.

Ebbene, cosa risponderebbe a tutto questo e a tante altre cose “normali” che non sia la solita richiesta di lavoro, il “politico” che vorrebbe stare in mezzo alla gente?

VERA RIGENERAZIONE FISICA, MENTALE etc etc….con l’ASINO

ESALTAZIONE DELLA LENTEZZA

 

 asino (1)

di Piero Murineddu

Seguite con attenzione il filmato che trovate in fondo, dove finalmente l’asino, un animale umile, forte e a torto preso a paragone da noi pensanti, dell’essere “indietro” in confronto agli altri, diventa l’elemento fondamentale per raggiungere quello stato di benessere vero che normalmente ci manca.

E’ un po che sto’ covando il desiderio d’immergermi, seppur per poco, in una situazione simile: una settimana estiva di  con altri che condividono questo stesso desiderio, immersi nella natura e tra i monti, per riacquistare quella dimensione umana che la vita di ogni giorno, intrisa di violenza più o meno evidente, rischia di strapparci via. Possibilmente al contatto con questo animale, la cui “lentezza” ci potrebbe aiutare a riscoprire quei Valori di cui forse abbiamo nostalgia e che sembrano spesso così inafferrabili e sfuggenti: lo stare insieme in modo semplice, godendo della spicciola conversazione quotidiana, cucinare cibo  buono e sano da condividere, cantare e facendo giochi infantili, camminare lentamente e godere dell’ambiente circostante, stare vicini anche senza parlare e se lo si fa, senza l’obbligo di dire cose per forza di alta intellettualità, ma nello stesso tempo avere spazio di approfondimento che i rapporti sfuggevoli normalmente ci privano,gioire  anche del “silenzio”, molte volte più espressivo di tante parole a vuoto. Scoprire una possibile e “laica” fraternità che ci accomuna, imparando pian pianino a non guardarci con diffidenza e sospetto reciproco, accettare  la diversità e arricchendocene.

Si riuscirà a realizzare questo sogno, nonostante i figli piccoli, i genitori anziani da accudire, l’irrequietezza dei figli adolescenti, la salute malferma, le limitate possibilità economiche, l’alto costo per attraversare il mare, gli impegni di lavoro, il godimento delle ferie, quell’intervento chirurgico ancora d’affrontare……. la politica macheminchiastannocombinando??

“SE UN UOMO SOGNA DA SOLO,IL SOGNO RESTA  UN SOGNO, MA QUANDO TANTI UOMINI SOGNANO LA STESSA COSA, IL SOGNO DIVENTA REALTA’ ” ( Mons. Helder Camara) 

Lo giuro: non ho fatto una riflessione “politica”, e se non ci credete….avete quasi ragione!

Facciamo così, chi condivide questo desiderio si faccia sentire e chissà che si riesca a combinare.

Indicativamente, nella prima parte di agosto.

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GANAU GIANFRANCO. Medico,”Onorevole”, eventuale Assessore (????) e … torra duttori !

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di Piero Murineddu

In precedenza ho avuto occasione di descrivere e commentare lo tsunami propagandistico da parte di un candidato locale, tra l’altro eletto secondo previsioni. A proposito, auguri per la continuazione della sua attività a favore della collettività tutta. Auffhhhhh…e anche questa è fatta, vai!

 Sposto leggermente l’obiettivo verso il vicino capoluogo, ed in modo particolare verso l’ormai ex sindaggu, eletto anche lui chenonceranodubbi. Prima di tutto una considerazione veloce verso tutto questo ben nutrito gruppo di primi cittadini, candidatisi ed eletti. Evidentemente erano entrati nel cuore dei loro Sedotti&Abbandonati amministrati. Ma non si avevavo preso l’impegno di amministrare la vita dei propri concittadini per quel tot di anni? Ma perchè li avete traditi? Perchè? Perchè? Ah si: “per mettere l’esperienza locale maturata, a disposizione di …….”. D’accordo,d’accordo.La solita lagna.

 Ma non è questo il punto che volevo considerare. Legandomi all’argomento della propaganda elettorale, volevo raccontare un piccolo episodio.

 Camminando un dì per le vie di Sassari beddhucuvacadduperchècomealsolitoinfreddolito, m’imbatto in una ragazza che, fornita di pettorina fosforescente, è impegnata a tirar su i tergicristallo delle auto parcheggiate e velocemente piazzarci sotto il volantino ruiu col volto occhialuto del sindaco candidato. Sfrontato come al solito, ho l’ardire di manifestarle il mio disappunto, non tanto per il candidato in se, quanto dell’azione a mio avviso proibita dalle norme in materia. Sorpresa, la ragazza mi risponde che sono ben altre le cose importanti, e che questa in confronto è senza alcuna importanza. E poi, “sapesse il bisogno che ho di guadagnare qualcosa!”. L’ho salutata con sincera cordialità e le ho augurato ogni bene.

ffff

Ho quasi la certezza che coloro che hanno organizzato la pubblicità del sindaco abbiano dato chiare indicazioni sul come distribuire il materiale propagandistico. La legge prevede che i “santini” e i volantini bisogna darlo nelle mani degli interessati. Qualche dubbio sulla liceità o meno di metterli sotto i tergicristalli rimane. Si sa che qualche amministrazione ha dovuto specificare in tal senso. Ho telefonato all’Ufficio Stampa del Comune di Sassari per avere delucidazioni. La gentile giornalista, evidentemente impreparata in proposito, mi dice che mi avrebbe fatto sapere.

Questa è la sua risposta via email:

“Gentile signor Murineddu,
il volantinaggio elettorale non è regolamentato diversamente da quello comune. C’è una norma nazionale che prevede il pagamento di una tassa sull’ambiente in previsione del fatto che molti cittadini buttino per terra il volantino.
Cordiali saluti
                   La Responsabile dell’Ufficio Stampa taldeitali

Non capisco molto bene, per cui di rimando:

“Risposta molto formale e vaga.Riformulo la domanda: è lecito si o no mettere i volantini elettorali sotto i tergicristallo delle auto in sosta?”

Il “SI” della paziente e solerte  interloquitrice è categorico.

Cos’hanno fatto quindi i nostri illuminati legislatori? Per non mettere limiti alla giungla della LORO propaganda elettorale, hanno furbescamente supplito ad una antipatica disposizione di legge (volantino in mano ecc…). Come? Facendo pagare una tassa preventiva che naturalmente ricade su noi tutti. E questo per punire i cittadini maleducati che sporcano per terra. Capito avete? Nessuna novità, quindi. Siamo sempre noi gli incivili e cattivoni, e LORO ci devono educare, giustamente.

La legge prevede anche che tale materiale non si deve mettere nella cassettina postale, a meno che non sia indicato chiaramente il destinatario. Nella passeggiata vedevo tali cassettine stracolme, del sindaco ex e di altri. A quanto pare, si continua allegramente a disattendere le norme. Ma intanto, siamo a carnevale ed ogni abuso vale.

 Certo è che è grave che permettano tale azioni proprio coloro che hanno gia esperienza amministrativa e che quindi dovrebbero conoscere l’importanza e l’obbligo di rispettare le leggi, non solamente di farle rispettare. “La legge non ammette ignoranza”, per cui il non lo sapevo non è giustificabile. Mah, cosa volete che dica?Auguri a eddhu puru, lu duttò, e si ricordi che a molti manca la passione che metteva nel dare sollievo agli ammalati e non vedono l’ora di rivederlo in camice bianco. Dopo naturalmente aver chiarito la Sua posizione giudiziaria.

Avvidezzi a quanto prima, allora.

ospedale

 

PD – Bronci&Affarratori infiniti, quasi da nausea

PIDI PIDI PIDI’ ……MACOSAMIFAIDI’ !?

 

di Piero Murineddu

 

“Il PD a Olbia e in Gallura sembra ancora preda delle divisioni che hanno contraddistinto la storia del partito in questi ultimi anni”  (Giuseppe Meloni, sindaco di Loiri San Paolo e neo consigliere regionale)

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Diciamolo chiaramente e senza girarci troppo intorno: quello che è rimasto dal vecchio Partito Comunista e che nel tempo ha avuto diverse denominazioni e “contaminazioni, fino a diventare quello strano ibrido di cui non è facile per niente  disegnarne l’attuale fisionomia, sembra caratterizzato da ciò che Meloni chiama implacabilmente “Divisione”, e sappiamo benissimo che dove c’è divisione, l’avversario ha sempre da guadagnarci. Questo in tutti i campi, e nella politica in modo particolare.Il  “Dividi et impera” è sempre valido. C’è anche l’altra faccia, ovvero quell’apparente “unità” dove l’Homo  Virilis  solo al comando detta e impone le sue regole, facendole spietatamente e “simpaticamente” rispettare. Far nomi è del tutto superfluo. 

Come iniziare una riflessione su questa questioncella di non poco conto? Vediamo.

 

E’ normale e “umano” che il decidere di mettersi insieme al fine di perseguire uno scopo e lavorare per un obiettivo comune, è semplicemente il primo passo. Già questa è una decisione impegnativa, pur sapendo che la Collaborazione offre maggiori possibilità che l’agire da soli. Per me, cane sciolto nato e cresciuto, riconoscere questo non è cosa da poco, ma il moto che l’unione fa la forza è una sacrosanta verità incontestabile.

Fatto però questo primo passo, tutto quello che segue è una fatica continua, e non tutti sono in grado di reggerla. Probabilmente io sono tra questi, e adesso che è iniziata l’inesorabile fase discendente della vita, non mi costa neanche molto ammetterlo. Diciamo che momentaneamente mi garba la posizione di “osservatore pensante” e per qualcuno forse “rompente”: preferirebbe forse che fossi meno “esprimente?  E che lo dica apertamente, perdinci! Magari possiamo darci appuntamento dopo domani a mezzogiorno all’O.K. Corral con la pistola nella fondina, corpodimilleanimedelfagiolosalentealcielo!!

I’obiettivo da raggiungere comporta una strategia da studiare. La messa a punto di questa strategia comporta un confronto continuo. Il confronto comporta l’ntelligenza di esporre il proprio punto di vista e l’ascoltare con rispetto e attenzione quello degli altri. L’ascoltare con attenzione dovrebbe comportare la possibilità di cambiare la propria opinione. Dovrebbe.Questo perchè nessuno possiede la verità assoluta e specialmente perchè gli altri possono avere intuizioni a cui noi non eravamo ancora arrivati.

 

A questo punto si pone la domanda fondamentale: lo scopo che mi son prefissato è quello del raggiungimento di quell’obiettivo comune che dicevamo, oppure è il voler imporre ad altri la propria visione, o peggio ancora, voler strumentalizzare gli altri per un tornaconto personale che difficilmente si ammetterà mai?

 

Naturalmente, in ambito politico la cosa si evidenzia maggiormente: si vuole realizzare un ideale comune, cioè il BENESSERE DI TUTTI, oppure far prevalere la visione della propria fazione che NON SEMPRE VUOLE IL BENE COMUNE, oppure ancora, e così veniamo al dunque, si vuole solo raggiungere a tutti i costi la famosa Poltrona, che vuol dire tuttoquellochenonstoaelencareperchenonepossopropiopiù,e far si che il proprio culo vi rimanga incollato il più a lungo, possibilmente vita natural durante?

poltrona

 

Torniamo quindi a ciò che si diceva all’inizio. Cosa sono tutte queste continue lotte all’interno del PD, a livello nazionale, regionale e comunale? Si, lo so, il problema non riguarda solo il PD, ma questa non è assolutamente un’attenuante. Adesso m’interessa la vicenda del Partito a cui, seppur a denti stretti, a volte (a volte e non sempre!) ho fatto riferimento, non foss’altro perchè possiede i numeri che dovrebbe permettere di porre finalmente fine  all’esistenza “politica” del berlusconismo e del suo ideatore, e perchè nato da quell’ideologia che ha contribuito insieme ad altri a dare la botta definitiva al Fascismo e che si è impegnato a realizzare una società meno ingiusta. Ho detto che possiede i “numeri, non la forza. E questo non a caso. La “forza” è una cosa ben diversa dai numeri, checchè ne dicano coloro che sono sommersi dalle preferenze elettorali e si sentono per questo invincibili, singoli o partiti che essi siano.

Che si fa? Continuerete all’infinito a cabavinni l’occi che pari? A chiedere e pretendere la “ricompensa” per le fatiche offerte gratuitamente al partito? A sentirvi in diritto di occupare quella carica perchènonsochecosa?  A risentirvi perchè il capo non vi valorizza……….?

 

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Ma la politica non era un servizio disinteressato per il bene del prossimo? Embè, volete sgomitare senza esclusione di colpi e senza un minimo di ritegno perchè……ci tenete troppo a servire il popolo? Ma dai!

E poi, se il problema è solo l’Ansia del Servizio, il popolo si può servire benissimo silenziosamente stando dietro le quinte, senza cariche particolari, studiando e regalando le proprie intuizioni, il proprio tempo e il proprio sacrificio, per il bene del partito e sopratutto per migliorare questa società in continuo decadimento!

Senza pensare che queglialtri se la godono un mondo dei vostri parapiglia. E che! Li facciamo ancora divertire più di quanto si sono già divertiti, specialmente a spese della gente che hanno illusoriamente creduto in loro e di noialtri che su di loro non abbiamo mai scommesso un centesimo?

 

Mia dichiarazione di “post” voto (in allegato Decalogo di don Sturzo)

CABINA ELETTORALE

 

 

CABINA ELETTORALE

di Piero Murineddu

Svelate finalmente le carte e saputo chi governerà noialtri sardignoli nei prossimi cinque anni, posso ora dire tranquillamente a chi è andata la mia scelta dentro la cabina elettorale. O meglio, a chi NON E’ ANDATA. Sono riuscito a tenermelo per me, per lo scrupolo, da  “complicato” capricorno qual sono, di non condizionare i miei stretti familiari e le poche persone che ancora credono in me. Premetto che la riflessione per decidere è stata molto, ma molto sofferta. Pensate che ho trascorso notti e notti insonni, con gli occhi imbambarriaddi rivolti verso la buia volta della silenziosissima stanza:   mumble  mumble mumble……Infine, dopo l’immane fatica, sono riuscito a prendere la decisione a chi affidare la mia modesta e insignificante “fiducia” perchè mi rappresenti il più degnamente possibile seduto tra gli scranni dell’Assemblea Regionale. Pardon, perchè NON mi rappresenti nel Luogo Decisionale di la Sardhigna.

Vediamone “chiaramente” le caratteristiche

1. NON s’impegna ad ascoltare e rispettare gli avversari politici

2. NON coinvolge i cittadini in un’attiva partecipazione alla vita politica

3. NON rinuncia ad altosonanti proclami su eventuali risultati ottenuti,veri o presunti

4. NON rinuncia a “sistemare” familiari, parenti e sodali negli Enti Pubblici, e qui, e là, e anche più in là….

5. NON s’impegna con umiltà e spirito collaborativo a concquistarsi la stima degli avversari

6. NON s’impegna con segni concreti e visibili a farsi amare e non a farsi temere

7. NON s’impegna sufficientemente  a NON avere un approccio  muscoloso e da “ghe pensi mi” davanti alle problematiche sociali

8. NON s’impegna a far ottenere finanziamenti per Busachi, Lotzorai, Perdaxius, Zerfalìu,Truschedu,Ussassai, Magomadas, Modolo, Curcuris…., con lo  stesso impegno  che usa per il proprio Collegio elettorale, in quanto NON convinto che anche le comunità a lui più distanti abbiano pari diritti e simili necessità.

9. NON s’impegna sufficientemente a ricordare a se stesso che è un dipendente pubblico al servizio di tutti, e non un “potente” che possa influire e condizionare la vita degli altri

10.NON rinuncia al titolo di “Onorevole”, specialmente all’interno dell’eventuale Consiglio Comunale di cui potrebbe ancora far parte e in qualsiasi tipo di  assemblea pubblica. La prerogativa di definire un politico “onorevole” deve essere lasciata ai cittadini, nel caso ne constatino le reali capacità, l’impegno a non fare i propri interessi e il livello di dedizione per servire e costruire il Bene Comune.

Oibò, senza volerlo ne è uscito fuori quasi un Decalogo di un possibile “buon politico”, che, non dimentichiamolo mai, è e rimane un semplice dipendente pubblico, e anche  pro tempore

Primo p.s.

Riguardo al punto 8, voglio fare un’ ulteriore condiderazione. I meno attenti, avranno qualche difficoltà a capire la presenza di alcune località sarde quasi “sconosciute”. Io stesso, di buona parte non ne conoscevo l’esistenza. Il motivo è presto detto, e magari farà aggrottare la fronte a più di uno.

Quando ci sono consultazioni che vanno oltre i confini comunali, è posizione diffusamente condivisa che L’IMPORTANTE E’ MANDARE UNO DI SORSO, anche al di là del partito, e questo per fare i “nostri” interessi e per portare a “casa nostra” una buona “parte della torta”.

 Questa mentalità dominante non riesco a condividerla, convinto come sono che uno che decide di farsi rappresentante di altri cittadini nelle sedi istituzionali, SI DEVE FARE PORTAVOCE DI TUTTI INDISTINTAMENTE.Quindi, se Consigliere regionale, di tutti i sardi con eguale impegno,senza preferenze verso i propri elettori e il proprio territorio. Diversamente, viene il sospetto, abbastanza fondato, che l’impegno pà carrà dinà a Sossu sia principalmente finalizzato a vedersi confermato il proprio consenso elettorale, presente e futuro

 Eeeeeia…si,si,si….d’accordo – i più concreti di me obieteranno – , ma ammettilo che se porta finanziamenti a Sorso che permettano di allargare le straaaade, incrementare il turismo religiooooso, riportare a nuova vita vecchi Liiiiidi…etcetera etcetera etcetera e ancora etcetera etcetera…fa piacere anche a te! E dabboi, sii concreto: verso gli elettori che hanno creduto fortissimamente in lui, dovrà avere per forza di cose un occhio di riguardo , anche perchè sono quelli che garantiscono la continuità o meno dell’onorevole poltrona. O no?  E poi ancora, e SOPRATUTTO,….crea posti di lavoro!  Alt alt alt. Pa cariddai! Non tocchiamo il tasto del “lavoro”, punto molto, ma molto dolens, ma dooolens, ma doooooolens, e ancora DOOOOOOLEEEEEEEENNNNSSSSSSS……… Specialmente inogga in Sossu

onesto

Allegato

DECALOGO DEL BUON POLITICO (don Luigi Sturzo)

1. È prima regola dell’attività politica essere sincero e onesto. Prometti poco e realizza quel che hai promesso.
2. Se ami troppo il denaro, non fare attività politica.
3. Rifiuta ogni proposta che tenda all’inosservanza della legge per un presunto vantaggio politico.
4. Non ti circondare di adulatori. L’adulazione fa male all’anima, eccita la vanità e altera la visione della realtà.
5. Non pensare di essere l’uomo indispensabile, perché da quel momento farai molti errori.
6. È più facile dal No arrivare al Si che dal Sì retrocedere al No. Spesso il No è più utile del Sì.
7. La pazienza dell’uomo politico deve imitare la pazienza che Dio ha con gli uomini. Non disperare mai.
8. Dei tuoi collaboratori al governo fai, se possibile, degli amici, mai dei favoriti.
9. Non disdegnare il parere delle donne che si interessano alla politica. Esse vedono le cose da punti di vista concreti, che possono sfuggire agli uomini.
10. Fare ogni sera l’esame di coscienza è buona abitudine anche per l’uomo politico.

 

don sturzo

 

Secondo p.s.

Qualcuno mi ha chiesto a chi ho dato il mio voto. Gli voglio finalmente togliere questa curiosità

Nella scheda “lenzuolo” che ho depositato nell’urna dopo aver faticato a ripiegarla correttamente, ho scritto il nome di una candidata cumunistha frazzigga sinnaresa che non aveva nessuna probabilità di essere eletta, ma di cui ne conosco l’impegno nel sociale e per i diritti civili e inoltre, nonostante gli studi e le esperienze maturate all’estero, nell’ambito lavorativo continua ad essere precaria, situazione molto, troppo comune qui in Sardegna e che il tramontato Governo Cappelacci non ha fatto nulla per invertirne la triste rotta.

 

Vota Prifèru qui, Vota Prifèru là traralalalalèra tralalalarà

 Cronaca “parziale” di una campagna elettorale “Fòramari dugna cristhianu!”

vota

di Piero Murineddu

E’ comprensibile che in un modo o nell’altro l’ingentissimo materiale di propaganda elettorale prodotto bisogna pure smaltirlo, ma inogga è pròpriu una cosa chi no si credi!

 E’ comprensibile che l’opera di convincimento debba essere costante e non dare tregua, ma inogga no si no bò più!

 E’ comprensibile che bisogna dimostrare chi è il più forte e che gli avversari bisogna stracciarli, ma chistha è una cosa propriu insuppusthabirì !

                        “Eh,cantu sei suffisthiggu! Sempri lamintenni ti sei!”

 Ah si? Vediamo.

1. Esci la mattina presto per andare al lavoro che sei ancora assonnato, e il VOTA PRIFERU è li per terra pronto a darti il buongiorno

 2. Stai per arrivare al posto di lavoro che ti permette di guadagnare quei pochi citi per mandare avanti faticosamente la famiglia, e il VOTA PRIFERU è lì che ti augura “Buon lavoro!”

 3. Vai a comprare il panino per il frugale pasto delle 13,30 e la faccina del VOTA PRIFERU è diffusamente marciapiedato e anche nell’asfato incollato. Aperta parentesi. Ma quello che vedo dall’altra parte del marciapiede, non è un altro candidato della stessa area che, non avendo molti operai del volantinaggio a disposizione, ci pensa lui direttamente a far cadere “distrattamente” dalla tasca i suoi sorridenti santinelli? Si, mi pare proprio che lui è. Chiusa parentesi.

 4. All’uscita dal lavoro, preferisci far le scale per sgranchirti le gambe dopo sei ore pusàddu col  picì che ti ha mezzo rincretinito, e il faccino del VOTA PRIFERU ti guarda fisso ogni due gradini di ben cinque piani e ti ringrazia per aver lavorato con diligenza e responsabilità.

 5.Sconquassato dalla stanchezza, t’incammini verso casa, ricurvo perchè leggermente gobboso, e lungo tutto il tragitto il VOTA PRIFERU, ifrazinaddu inì veni a bè, non manca di augurarti il buon appetito.

 6.Ti rechi in città per alcune commissioni, e il VOTA PRIFERU ingigantito e invetrinato ti guarda dalla doppia facciata dello strategico incrocio e ti dice con discrezione “Mi raccomando,mi…!”

 7.Ti rechi al mare per un momento di rilassamento e l’arrivo è ritardato da un “Santone” del VOTA PRIFERU mobile che ti fa “cucù…e cumenti isthoggu in versione extra large?”

 8.Accendi la tivù e lu pici, e anche lì vi trovi l’immancabile VOTA PRIFERU.

 9. Sfogli il Quotidiano locale, che oltre ad essere il solo è anche “comunista”, e anche lì il VOTA PRIFERU ti saluta “Embè, paisààààààà!”

10. Compri il periodico posthudorresu ed il VOTA PRIFERU, oltre che sdoppiato al centro, te lo ritrovi con tutto il suo fascino e la sua maestà nella controcopertina

 11. E dopo c’è quel memorabile venerdì che, rincasando la sera tardi, non trovi parcheggio perchè il VOTA PRIFERU si sta attardando nel vicino ex supermercato per fare la spesa alla sua numerosissima “famiglia”

 12.E poi ci sono i manifesti distrattamente dimenticati all’esterno della grande kermesse, dai quali il VOTA PRIFERU richiama la tua attenzione anche di notte

 13.E poi c’è quell’ultimo venerdì pomeriggio che, andato a trovare il vecchio pittore per convincerlo a registrare il racconto della sua lunga vita, vengo bombardato dalle prove degli altoparlanti che si preparano a divulgare la finale “raccomandazione” (raccomandazione?Oibò!) del VOTA PRIFERU alla sua “famiglia” osannante.

 14.L’indomani mattina presto, ansioso di assaporare il gusto del Grande Raduno e per sentire ancora l’eco del Grande Giubilo, la passeggiata mi porta nel luogo ove son risuanate le Parole di Speranza e di Riscossa sarda, oltre che “Avanti ! Uniti verso la Vittoria!”. Il palco, completamente ricoperto dai “Santoni” Priferu ben visibili dagli automobilisti di passaggio, mentre la piazza di lu sindaggu chi era puru pueta era completamente ricoperta da avetecapitodicosa. Se lavoro straordinario per arrotondare la misera paga degli spazzini oppure un’introduzione al periodo allegro e spensierato carnevalesco ancora bloccato dall’anticipata lunga e noiosa campagna elettorale, non è ancora dato di sapere.

 15.Dimenticavo. Il giorno prima, incollonato nel solito caotico traffico sussincu, sentivo il ripetuto e ossessionante avviso amplificato lanciato deliziosamente da una senz’altro affascinante ragazzota “Dumàni a sèra a li sei, in Piazza ichisi……..”

  E perchè, finita è?!

 16. Fatta la mia periodica passeggiata nel cimitero per trovare incoraggiamento dallo sguardo sereno e sorridente del mio amico Petronio, poco più in là, all’ombra di un vasetto, il facino del VOTA PRIFERU mi invita timidamente:  “E dammìru chisthu votu, intantu….piubaru semmu e piubaru abaremmu a turrà!”

17. VAITUTTESANTECHERACHISGINAVAI! Mi che me ne stavo dimenticando una, e forse quella più “intima e suadente”! E le ormai tradizionali telefonate della misteriosa segretaria a chi le stavo lasciando!?

          “Pronto, la signora……? Ha saputo che il VOTA PRIFERU è candidato aquestoeaquestaltro?………”  

Ah si? E’ capitato anche a voi? Allora già mi avete capito già! No,  a me non è capitato,purtroppo, però me ne ha parlato un’arestha signora porthudorresa. Si, perchè a Sorso di questo tipo di donne sembra che ne siano rimaste ormai poche esemplari. Certo che questa volta la gentile signorina telefonica non si aspettava d’incappare in siffatta signora, per cui, trovatasi in difficoltà (e in effetti, non ci vorrebbe molto a mettere in difficoltà queste testoline telecomandate !),  dopo naturalmente il saluto di rito e un frettoloso ringraziamento  dinonsochecosa, la conversazione è finita. Probabilmente, da quel momento in poi, la “segretaria” ha preferito  comporre dei numeri  d’utenti sussinchi, più sicuri e meno …rischiosi.

Ah, ce ne fossero di queste donne nella ultimamente poco ridente cittadina della Romangia! Dico “poco ridente”, a meno che non si faccia parte di quel famoso e allegro “Esercito”. Si, si… quello ispirato dal “grande” (ma non di altezza)  baùscia lombardo! Probabilmente non saremmo così rassegnati ed …ubbidienti!

segretaria_zps78a00c77

Manca ancora qualcosa?Ah si, non sarebbe stato male lo striscione aerotrasportato che invita a vutà Priferu e che svuota gli ultimi cassoni di volantini per dare definitivo fondo ai capienti magazzini, ma abesumeughissucusthabaumbè.

vota Prifèru

Qualcuno mi parla di un allegro trenino colorato che ha girato per Sassari tappezzato completamento dal VOTA PRIFERU. Probabilmente  l’obiettivo non dichiarato era di colpire l’attenzione dei bambini, affinchè convincessero i genitori a mettere il nome del Simpaticone nella scheda elettorale.Se la notizia fosse vera, e probabilmente lo è,verrebbe confermato anche l’impegno che il Nostro ha sempre profuso per la crescita serena degli infanti, specialmente nell’infondere loro un forte senso civico e di partecipazione democratica.(clap clap clap)

tre

Boh, bastha gussì! Volevo commentare fino a domani mattina, ma non mi rimarrebbe tempo per riflettere e fare una giusta scelta, e in più…..ho come un senso di pesantezza….di soffocamento….anzi…proprio non riesco a respirare….

…aria…..aariaaa…..aaaaaaaaaaariaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa !!!!!!!!

 

 

RETORICA MILITARISTA INTRAMONTABILE

retorica militarista senza fine (3)

di Piero Murineddu

“Eroi”, “Missione di pace”……E quando mai non ci viene ricordato e riconfermato che la nostra presenza nei teatri (tragici) di guerra sono per scopi “umanitari”, negando il vero scopo, che e’ quello di

OTTENERE ANCHE NOI LA GIUSTA FETTA DI TORTA, PROPORZIONATA ALL’IMPEGNO MESSO? Impegno sopratutto militare intendo dire

D’altronde, la Storia dimostra che i ‘bottini” di guerra vengono sempre spartiti tra i vincitori. Bottino moderno? Gas, petrolio,appalti per la ricostruzione, influenze geopolitiche…

BANDIERA

L’insistente retorica di Stato continua invece con la solita solfa della Mediazione tra le parti in conflitto, l’esportazione – imposizione della Civile Democrazia Occidentale....Ecco allora che anche le accidentali morti dei soldati, sono considerate più o meno “eroiche” in ogni caso, e quindi medaglie, promozioni post mortem, funerali di Stato… E la tonaca religiosa sempre dietro, per confortare, benedire…..
Ah, quando nasceranno altri don Milani e nuovi Profeti di Verità!

milaniTOMBA

 

Dicevo dell’ “eroismo” dei soldati. Mah! Penso piuttosto a queste “scelte” costrette più che altro dalla mancanza di prospettive lavorative. Niente da ridire a livello indiduale, anche perchè credo sia duro condurre la propria esistenza in un ambiente inevitabilmente gerarchizzato e dove si viene considerati  non per quello che si è ma per il grado che si ha, e poi il forte rischio che si corre stando al contatto con le armi e il dover operare in situazioni di vera guerra dove la vita è considerata meno di niente.

L’importanza dell’argomento mi porterebbe lontano. Sicuramente in altra occasione lo riprenderò.

 

militari-afghanistan