di Piero Murineddu
A Sorso, l’aver deciso il sorteggio per la scelta degli scrutatori, è sicuramente un passo avanti per tentare di porre fine al vecchio metodo spartitorio e clientelare dei nomi che ciascun consigliere e assessore portava fino a ieri in Commissione Elettorale. Purtroppo, però, un sorteggio avvenuto all’ultimo momento, senza aver programmato e studiato la possibilità di dare la giusta precedenza a chi è privo di un reddito sicuro e continuativo, specialmente se padre e madre di famiglia, non è assolutamente garanzia di giustizia nel senso alto del termine. Infatti, tra i 48 estratti destinati a dare assistenza agli elettori il prossimo 16 febbraio, molti stanno lavorando. Indubbiamente “la vita è cara per tutti”, ma per altri è ancora più cara, sopratutto se privi di lavoro o sottoccupati.Si spera ancora che a livello personale ci sia un moto di coscienza e si rinunci in favore di altri che ne hanno più bisogno, ma è mia convinzione che in futuro non bisogna lasciare una decisione purtroppo così ardua alla libera discrezione e generosità individuale, ma sono assolutamente necessarie delle regole il più possibile condivise. Dal momento che il Governo nazionale ha lasciato cadere questa cosa evidentemente considerata secondaria, è auspicabile aspettarsi che sia ogni Amministrazione locale, se ancora non l’ha fatto, a provvedere per tempo ad un metodo di sorteggio selettivo tra persone disoccupate e realmente più svantaggiate economicamente, possibilmente a partire dalle scadenze elettorali. Sul come fare, c’è tempo per discuterne. L’importante è volerlo.