Il mio Credo

di Michele Meschi

Credo in un solo Dio, – e ci mancherebbe pure che dovessi averne altri, tant’è la fatica. Genitore, perché “padre” poteva andare bene quando la donna era un vaso e l’altro unico seme.

Onnipotente neanche un po’: semmai paràclito, che s’affretta a non lasciarmi solo, a stare qui con me.

Garante di un’evoluzione che non ha senso e verso, che si muove per mutazioni casuali, più o meno favorevoli a se stesse,fors’anche nelle cose invisibili come in quelle visibili.

Credo in un solo Signore, Yešu bar Yosef, il Cristo Cosmico del gesuita paleontologo francese, figlio di Dio come lo sono io, solo che in lui si fece appieno l’amore di trent’anni per il tu.

Perché un amante è tale solo se c’è un amato, prima di tutti i secoli, Dio da Dio, luce da luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato dall’unica sostanza che è l’amore, che tutto può creare.

Per noi si squarciò il velo tra la terra e il cielo, e per opera della Ruah nacque un uomo dalla giovane Maryam, perché “parthenos” dice di un’età e non di ginecologia.

La sua condanna a morte avvenne sotto Ponzio Pilato nel modo più infamante e feroce, ché questa era la pena di chi umiliava il potere politico e religioso. E non mancò di certo per i nostri peccati o in olocausto di alcun Moloch.

Nel tempo definitivo la sua Zoe, la vita che non cessa superò per sempre il peso della carne secondo le Scritture: come è eterno, ma in qualità più che in quantità, il nostro analogo destino di pienezza.

Ora il Figlio dell’Uomo è quello di Dio, e ci attende nella gloria per sovvertire ogni giudizio nel nome della misericordia e del perdono. E il suo regno non avrà fine.

Credo nell’amore, che è Signore e dà la vita, e procede dall’amante e dall’amato, e con l’amante e l’amato è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti e lo fa ancora, se tra questi ultimi sai riconoscere quelli veri.

Credo la Chiesa, una sola, santa e meretrice, un po’ Gerusalemme e un po’ Babilonia, ma stiamo attenti su quale delle due città sarebbe abitazione migliore.

La Chiesa cattolica, cioè universale, aperta ovvero a tutte le differenze come i prati sono ricchi di ogni fiore; una Chiesa apostolica, dove chi porta avanti la buona notizia sia ciascuno di noi, sacerdote senza gerarchia.

Professo un solo battesimo, sceso e risalito tra le acque come morte ad una vita morta, rinascita al servizio dei fratelli e al dono assoluto di noi tutti.

I morti non sono mai morti e la vita del mondo che verrà dobbiamo realizzarla prima qua.

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Il mio Credoultima modifica: 2024-08-24T07:39:35+02:00da piero-murineddu
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