“Piantala di blaterare e vattene a lavorare, che di questo ha bisogno il paese”

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di Piero Murineddu

Doverosamente, subito la spiegazione del titolo.

Quando nel 2009 fu eletto presidente, gli capitava di ricevere i giornalisti che volevano intervistarlo, col pantalone arrotolato fino alle ginocchia appena sceso dal trattore, sudato da fare schifo e persino senza dentiera. E pure di buon umore, come capita spesso a chi usa affondare le mani in mezzo alla terra. E infatti, riceveva l’ospite con un’affettuosa manata accompagna dalla frase: “Piantala di blaterare e vattene a lavorare, che di questo ha bisogno il paese”.

epa03704038 Uruguay's President, José Mujica, pose in front of his country house residence, rural site outskirts of Montevideo, Uruguay, on 16 May 2013. Mujica said during an interview that he opposes to the use of marijuana and the practice of legalized abortion but about both he prefer not to grow "in the shadows" and cause major damage to the population. EPA/Iván Franco

Pepe, Pepe…il grande e unico (purtroppo) tupamaro Pepe l’urugaiano!

È certo che metteró insieme qualche notizia su quest’attuale senatore ottantacinquenne da conservare per benino in questo blog.

Lo stimolo mi vien dato dall’ascoltare Pepe Mujica intervistato da Alfredo Luis Somoza, ottimo giornalista mio coetaneo costretto a lasciare l’Argentina nei primi anni ottanta perché perseguitato dalla dittatura e dove in Italia ha ottenuto la cittadinanza grazie allo ius sanguinis. A proposito, chissá che quanto prima in questo Paese venga legalizzato il civilissimo ius soli, combattuto dai soliti del Respingimento ma messo “prudentemente” da parte dall’attuale Governo per non creare eccessivi malumori al suo interno chenonsisamai…

L’imperdibile intervista é stata realizzata all’interno delle lodevoli iniziative culturali portate avanti da  “Molte fedi sotto lo stesso cielo” ideata e coordinata da Daniele Rocchetti, attuale presidente delle Acli di Bergamo, Guida nella dilaniata Terra Santa, fondatore di una cooperativa di commercio equo e solidale e autore di alcuni testi sulla convivialitá delle differenze e dintorni. Insomma, una persona di cui ci si può fidare, mi sembra.

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É lo stesso Rocchetti ad introdurre Mojica che, oggi da vecchio più che mai, ribadisce che il cambiamento materiale, in tutti i sensi, é conseguente solo se s’intraprende un faticoso ma deciso cambiamento culturale. Che dire…ah, si potesse vederli concretizzati entrambi!

“Si può diventare presidente quando si afferma che usciremo fuori dalla preistoria dell’umanità quando non ci saranno più né armi né eserciti?

Si pió sostenere che la politica non può essere una professione, ma un servizio, una passione, che chi vuole arricchirsi si dedichi alla banca, al commercio, ma non alla politica?

Puó diventare presidente uno che dichiari che nella vita é più importante poter dedicare il tempo a ciò che più ci piace, ai nostri affetti, alla nostra libertà, e non a quello a cui siamo costretti a guadagnare sempre di più per consumare sempre di più?”

Se lo chiede Ricchetti, concludendo che l’esperienza di Pepe Mujica dimostra che é possibile.

Io aggiungo che adempiere degnamente al sacro impegno del fare politica é possibila, a patto di

piantarla di blaterare e andare a lavorare, che di questo ha bisogno il paese

 

“Piantala di blaterare e vattene a lavorare, che di questo ha bisogno il paese”ultima modifica: 2020-09-25T07:22:52+02:00da piero-murineddu
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