Tutt’ altro che sostituibili
di Piero Murineddu
Conoscevo il testo che segue di Michel Quoist e ricordo quando in gioventù mi capitava spesso di leggere quanto scriveva questo prete francese, deceduto nel 1997.
Già da allora mi aveva colpito questa storia che, a differenza di quanto solitamente si pensa e si dice, cioè che ciascuno di noi può essere utile ma facilmente sostituibile, al contrario il particolare apporto che possiamo dare individualmente per una qualsiasi causa, col modo e spirito che caratterizza ognuno di noi, non può darlo nessun altro. Nessuno!
Questa consapevolezza ci dovrebbe responsabilizzare, farci superare la comodità del “se non lo faccio io ci penserà qualcun altro”.
L’ ottica di fede mi porta a pensare al passaggio nel Vangelo dove si legge che “quando avrete fatto…. consideratevi servi inutili”.
Di primo acchito tale affermazione sembrerebbe sminuire il valore che abbiamo come esseri liberi e pensanti, capaci di prendere decisioni.
Credo di aver capito il senso di “servo inutile”, solo apparentemente mortificante, ma leggere quanto scrive Ermes Ronchi mi solleva e m’illumina ulteriormente.
Dice infatti questo prete appartenente ai “Servi di Maria” , Ordine dentro il quale si son formate ottimissime persone, di pensiero e di fede “concreta” (Maggi, Turoldo…):
“Mai nel Vangelo è detto inutile il servizio, anzi è il nome nuovo della civiltà. Servi inutili non perché non servono a niente, ma, secondo la radice della parola, perché non cercano il proprio utile, non avanzano rivendicazioni o pretese. Loro gioia è servire la vita.Servo è il nome che Gesù sceglie per sé; come lui sarò anch’io, perché questo è l’unico modo per creare una storia diversa, che umanizza, che libera, che pianta alberi di vita nel deserto e nel mare.Inutili anche perché la forza che fa germogliare il seme non viene dalle mani del seminatore; l’energia che converte non sta nel predicatore, ma nella Parola. Noi siamo i flauti, ma il soffio è tuo, Signore”
L’ umanità intera ha bisogno di te
di Michel Quoist
Se la nota dicesse: non è una nota che fa la musica, non ci sarebbero le sinfonie.
Se la parola dicesse: non è una parola che può fare una pagina, non ci sarebbero libri.
Se la pietra dicesse: non è una pietra che può alzare un muro, non ci sarebbero case.
Se la goccia d’acqua dicesse: non è una goccia d’acqua che può fare un fiume, non ci sarebbe l’oceano.
Se il chicco di grano dicesse: non è un chicco di grano che può seminare un campo, non ci sarebbe la messe.
Se l’uomo dicesse: non è un gesto d’amore che può salvare l’umanità, non ci sarebbero mai né giustizia, né dignità, né felicità sulla terra degli uomini.
Come la sinfonia ha bisogno di ogni nota
Come il libro ha bisogno di ogni parola
Come la casa ha bisogno di ogni pietra
Come l’oceano ha bisogno di ogni goccia d’acqua
Come la messe ha bisogno di ogni chicco
l’umanità intera ha bisogno di te,
qui dove sei, unico, e perciò insostituibile.