di Domenico Lucano
Sono stato condannato in primo grado e se confermano la condanna in appello sarà una pena molto alta.Non ho mai detto di essere innocente rispetto a quello di cui mi accusano. Voglio mantenere il mio orgoglio.
Il mio auspicio è quello di essere assolto, ma se questo non dovesse accadere, io non preferisco che mi riducano la pena, non voglio commiserazione o pietà.
La mia è una storia che appartiene a tutti. Con orgoglio voglio questa condanna. Questo sarà lo scandalo e non lo sconto per mettere tutto nel silenzio, perché se non ho ammazzato, rubato, non appartengo alle mafie, per cosa mi state condannando?
A proposito di quanto accaduto a Cutro, l’omissione di soccorso è alla base di questo ennesimo dramma, perché in quei casi bisogna intervenire anche mettendo a rischio la propria vita.
Quello che sta accadendo a livello politico, che accade da tempo, è l’atteggiamento della criminalizzazione della solidarietà. Sta avvenendo adesso, ma è successo già in passato. Diventa importante ai fini della propaganda politica.
Quella di respingere i migranti, però, non può essere una visione umana o cristiana. S****** può recitare quanti Pater Noster vuole, il loro modo di fare appartiene ad una dimensione della politica in cui vi è un tentativo di costituire una società dell’odio e della disumanità.