Parole, canti, immagini, performance, balli, denunce e informazione contro la guerra.
Le voci contro la guerra che animeranno PIAZZA DEL COMUNE, proprio davanti a palazzo Ducale, VENERDÌ 8 SETTEMBRE A PARTIRE DALLE 17, saranno davvero tante e plurali, ma unite da un medesimo filo rosso: il rifiuto della guerra come risoluzione delle controversie internazionali e la denuncia della militarizzazione della Sardegna che, come noto, ospita i tre poligoni militari più importanti d’Europa e il 64% delle servitù militari di tutto lo Stato italiano.
“OGHES CONTRA SA GHERRA” è un evento che mira ad una SOLLEVAZIONE DI COSCIENZE tramite arte e informazione sul tema della guerra e delle sue ripercussioni sulla Sardegna.
Durante tutto il corso dell’evento, agli interventi politici si affiancheranno
– esibizioni musicali
– letture
– reading teatrali
– presentazioni di opere d’arte.
Tra i numerosi artisti presenti
– il rapper Bakis Beks
– lo scrittore Filippo Kalomenidis
– i pittori Riccardo Camboni e Pastorello
– il collettivo letterario Clip
– il Poetry Slam
– la compagnia teatrale Canta Cronache.
La manifestazione, promossa da
– ASSOCIAZIONE DOMO DE TOTUS
– FRONTE DELLA GIOVENTÙ COMUNISTA
– MOVIMENTO ASSOCIATIVO DEGLI STUDENTI
ha già raccolto l’adesione e il contributo di numerosi movimenti contrari alla guerra, provenienti da tutta la Sardegna, tra le quali
– Emergency
– Rifondazione Comunista
– Comitato “Fermiamo la guerra!- Sassari”
– A Foras
– Potere al Popolo
– Cobas scuola Sardegna
– Rossomori
– Associazione Punta Giglio Libera
– Gambia Society in Sardinia
– Unione degli Universitari.
Ospiti molto attesi saranno i sulcitani del Comitato Stop RWM che da anni si battono per la chiusura della fabbrica tedesca che, direttamente da Domusnovas, rifornisce di bombe e munizioni cruenti teatri di guerra, come per esempio quello relativo al conflitto in Yemen, dove le organizzazioni internazionali hanno documentato stragi di bambini e civili.
Al fianco di artisti e pacifisti storici, in prima linea saranno i giovani: «lo scopo di questa manifestazione», sostiene Fabrizio Cossu, 21 anni, presidente dell’associazione Domo de Totus, «è quello di unire le forze per lottare contro i tanti costi sociali e economici imposti alla popolazione sarda tra occupazione militare, carovita e devastazione ambientale».
Anche gli studenti prendono posizioni preparandosi a riempire di contenuti civili l’anno scolastico ormai alle porte: «le nostre scuole cadono letteralmente a pezzi – incalza Emanuele Santona, 20 anni, esponente del Movimento studentesco, in Sardegna quest’anno il Governo ha chiuso decine di autonomie per risparmiare e il precariato cronico degli insegnanti deprime il diritto allo studio. Però le spese militari crescono a vista d’occhio trasversalmente ai governi che si avvicendano. CAMBIARE ROTTA È NECESSARIO!»
*Testo a cura degli organizzatori