Migranti.Punire chi vuole salvare vite umane e gli stessi salvati

Diritto marittimo internazionale:

“GARANTIRE CHE LO SBARCO AVVENGA IL PIÙ RAPIDAMENTE POSSIBILE”

da RavennaToday del 22/4/ 2023

Nuovo soccorso di migranti nel Mediterraneo e nuova battaglia legale delle ong contro l’Italia. Le organizzazioni Sos Humanity, Mission Lifeline e Sea-Eye hanno avviato un’azione legale al Tribunale civile di Roma “contro la sistematica assegnazione di porti lontani da parte delle autorità italiane”.

Giovedì 69 migranti sono stati tratti in salvo da una nave della ong Sos Humanity mentre viaggiavano con onde alte oltre due metri su un gommone al largo della costa libica. Alla nave è stato assegnato il porto di Ravenna “a oltre 1.600 chilometri di distanza dall’area del salvataggio – dicono da Sos Humanity -. Questo crea un rischio inutile per i sopravvissuti e tiene le navi lontane dall’area di ricerca e soccorso per molti giorni. Le persone a bordo sono stremate, hanno freddo e mal di mare a causa delle cattive condizioni meteo che non dovrebbero migliorare nei prossimi giorni”, tanto che l’arrivo previsto della nave è stato spostato a mercoledì. Dall’aggiornamento fornito sabato mattina dalla Prefettura, infatti, la nave Humanity 1 si trovava a circa 35 miglia nautiche (65 km) a sud est di Capo Spartivento in Calabria, mantenendo la rotta per nord-est e una velocità di circa 8 nodi. L’arrivo a Porto Corsini è stimato per martedì alle 14.

Sos Humanity sottolinea che “dal dicembre 2022 l’assegnazione sistematica di porti remoti da parte delle autorità italiane non è in linea con il diritto marittimo internazionale. Ciò stabilisce che dovrebbe essere assegnato un luogo sicuro ‘con una deviazione minima dalla rotta della nave’ e che i centri di coordinamento dei soccorsi responsabili ‘garantiscano che lo sbarco avvenga il più rapidamente possibile’. I porti lontani sono stati appaltati a organizzazioni non governative di ricerca e soccorso”. Per le ong la “politica dei porti lontani” delle autorità italiane “mette chiaramente in pericolo il benessere dei sopravvissuti in difficoltà e mira a limitare illegalmente le attività delle organizzazioni civili di soccorso in mare”.

Il capitano della nave ha anche chiesto al centro di coordinamento dei soccorsi italiano responsabile di riconsiderare la decisione e “di assegnare invece Humanity 1 a un luogo sicuro nelle vicinanze, in modo che i 69 sopravvissuti possano sbarcare immediatamente”.

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Conclusione?

1600 KM DI PENALITÀ, COSÌ IMPARI A FISSARTI NEL VOLER SALVARE LE PERSONE

Migranti.Punire chi vuole salvare vite umane e gli stessi salvatiultima modifica: 2023-04-23T05:17:54+02:00da piero-murineddu
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