12 luglio 2011: giornata di terrore in Norvegia

di Piero Murineddu

Proprio in questi giorni, mio figlio Giuseppe si trova in questo Paese nordico. Mi dice che a mezzogiorno tutte le campane hanno suonato per far Memoria di quel lontano tragico giorno in cui tra le 77 vittime dei due attentati terroristici, figura un giovane che gli è stato particolarmente vicino durante l’anno di studi superiori con l’associazione Intercultura”. Nel primo video il ricordo di questo suo amico, mentre nel secondo, oltre ad alcune testimonianze dirette, si parla dell’attentatore e da quali canali e in quali ambienti é maturata la sua disumana decisione.

Proprio per questo, come non pensare allora che il colpevole di tale tragedia non é solamente costui?

Come non temere che tali fatti possono accadere ovunque vi sia una insistente propaganda contro il “diverso”, chiunque esso sia?

I fatti

(da Wikipedia)

Gli attentati del 2011 in Norvegia furono due attacchi terroristici coordinati volti ad attaccare il governo della Norvegia, un seminario politico estivo e la popolazione civile avvenuti nella città di Oslo e sull’isola di Utøya il 22 luglio, che causarono in totale settantasette vittime.

Il primo attacco consistette nell’esplosione di un’autobomba nel centro di Oslo dove si trovano i palazzi del governo norvegese avvenuta alle ore 15:25:22.

L’automobile era stata parcheggiata di fronte al palazzo ospitante l’ufficio del primo ministro norvegese Jens Stoltenberg; nell’esplosione morirono otto persone e 209 rimasero ferite, di cui dodici gravemente.

Il secondo attacco avvenne meno di due ore dopo sull’isola di Utøya, nel Tyrifjorden, ove era in corso un campus organizzato dalla sezione giovanile del Partito Laburista Norvegese. Un uomo vestito con una strana uniforme simile a quella della polizia e provvisto di documenti falsi giunse sull’isola e aprì il fuoco sui partecipanti al campus, uccidendone 69 e ferendone 110, di cui 55 in maniera grave. Fu l’atto più violento mai avvenuto in Norvegia dalla fine della seconda guerra mondiale.

Il responsabile degli attentati, Anders Behring Breivik, trentaduenne norvegese simpatizzante dell’estrema destra, fu arrestato in flagranza a Utøya. Rinviato a giudizio, fu processato tra il 16 aprile e il 22 giugno 2012 a Oslo; in tribunale affermò di avere compiuto gli atti per mandare un “messaggio forte al popolo, per fermare i danni del partito laburista” e per fermare “una decostruzione della cultura norvegese per via dell’immigrazione in massa dei musulmani”. Breivik stesso venne ritratto in un video con indosso simboli cristiani e divise dei Cavalieri Templari.

Riconosciuto unico responsabile e sostanzialmente sano di mente, il 24 agosto seguente Breivik fu condannato a ventuno anni di carcere (pena massima dell’ordinamento norvegese), prorogabili di altri cinque per un numero indefinito di volte qualora, a pena scontata, fosse ancora ritenuto socialmente pericoloso.

12 luglio 2011: giornata di terrore in Norvegiaultima modifica: 2021-07-22T15:27:24+02:00da piero-murineddu
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