di Piero Murineddu
Quest’oggi eccome se vale dedicare del tempo per approfondire la conoscenza e la vicenda di questa eccelsa giovane che, neanche trentenne, morì il 30 novembre ’43 a causa del disumano programma nazista di voler estinguere un intero popolo, quello ebraico, insieme alla miriade di persone (PERSONE!) che in diverso modo e per varie motivazioni non volevano e potevano far parte degli “eletti”, quelli che secondo il pensiero criminale oltre ogni immaginazione del loro capo, avrebbero dovuto governare l’intero pianeta.
Esther Hillesum, conosciuta come Etty, figlia di Levi Louis, un’ insegnante che aveva sposato Rebecca, una giovane fuggita dalla Russia a causa di una di quelle rivolte ( pogrom) di popolini, belanti e nello momento acceccati da furia distruttiva e omicida che, aizzati dai furboni dietro le quinte, vedono in una determinato gruppo, in questo caso ebrei, la causa di ogni male.
Leggo che Etty, avendo la possibilitá di salvarsi e pur non essendo osservante, volle tuttavia rimanere fedele alle sue forti convinzioni e scelse di seguire la sorte nefasta della famiglia e di tanti altri innocenti vittime dello sterminio studiato a tavolino. L’unico fratello scampato perì dopo la Liberazione mentre faceva ritorno in Olanda.
In seguito alla promulgazione delle leggi “razziali” e capita l’estrema gravità di quanto stava per avvenire, grazie al suo lavoro fece di tutto per rendersi utile alla sua gente.
Attraverso dei scritti, diario e lettere, divulgati nei primi anni ottanta, oltre i sentimenti provati, descrive nei particolari quanto vedeva succedere intorno, e tutto senza manifestare odio contro chi ne era la causa.
In attesa di procurarmi il suo prezioso Diario, ascolto queste due relazioni che sicuramente mi aiuteranno a conoscere meglo la grandezza umana di Esther, detta Etty, donna colta eppure semplice, e con lei onorare la Memoria di quanti sono stati e continuano ad essere vittima del Dusumano genio…