La “sardità” nella pittura di Cici

di Piero Murineddu

Ugo Pellis, friulano, filologo oltre che fotografo. A bordo di una Balilla avuta in regalo dallo stesso duce ma anche a dorso del mulo e a piedi, insieme alla moglie Nelda girò in lungo e in largo la Sardegna per studiarne la “sardità” attraverso i tanti dialetti dell’isola.

Lo studioso, a mio parere giustamente, era convinto che nelle parlate locali ci fossero  le vere radici di un popolo.

“E’ necessario scemare l’uso del dialetto sardo e introdurre quello della lingua italiana anche per altri non men forti motivi; ossia per incivilire alquanto quella nazione”.

Ad affermare quest’inaccettabile assurdità fu tale Carlo Baudi di Vesme nel 1848, giustificando così la forzata operazione di conversione all’italiano voluta dal governo sabaudo e poi portata agli eccessi durante il ventennio fascista. Tra parentesi, questa, insieme ai ponti, edifici, strade e quant’altro, è una delle tante “grandiose opere” realizzate da Mussolini, come si ostinano ad affermare i nostalgici, mettendo in secondo piano tutte le innumerevoli nefandezze compiute, come l’eliminazione, anche fisica, di qualsiasi dissenso, l’entrata in guerra con tutte le conseguenze, le pretese espansionistiche a danno di altri popoli…….

La mortificazione del dialetto sappiamo a quanti danni ha portato, in ambito scolastico sopratutto, creando vere e proprie crisi d’identità che ancora continuiamo a patire.

Sardità”, dunque, quell’insieme di valori, tradizioni e peculiarità che ci contraddistinguono.

Come lo stiludioso Pellis, molti continuano a farlo attraverso immagini reali impresse nelle foto, mentre altri usano altre forme comunicative e artistiche, come la pittura.

Cici Egidio Peis è tra quest’ultimi, e a me sembra lo faccia ottimamente.

cici

Nel collage che ho creato – sperando di non avere sminuito, così facendo, la bellezza e il valore di ciascuna opera singola, e se così fosse chiedo scusa all’autore – ne presento un piccolissimo campionario.

cic-peis

Eccelso ritrattista Cici, ma anche negli altri campi pittorici in cui si cimenta non è da meno. Uomo sensibile agli avvenimenti contemporanei, particolarmente quelli tra i più drammatici dell’epoca che stiamo vivendo.

Studi accademici artistici Cici non ne ha frequentato. Un’attività da autodidatta cresciuta e perfezionatasi col tempo, con tanto impegno e moltissima passione. A me pare non ci siano periodi di stasi creativa per Cici, che vive ed opera ad Alghero.

FB_IMG_1578116686945

Originario di Guspini, dove, quasi inevitabilmente, per lui del ‘51 e per molti suoi coetanei, il lavoro nelle miniere non è mancato, e Cici non manca di rappresentare quella grande fatica, e per molti, perdita di salute e della stessa vita, in alcuni suoi quadri.

Scorrendo proprio il suo profilo FB, si potrà vedere come spesso Cici fa seguire la nascita delle sue creature pittoriche attraverso le varie fasi, partendo dallo schizzo iniziale fino all’opera compiuta. Una sorta di “scuola” che fa ai suoi amici e ai frequentatori di questo suo spazio mediatico.

 

Osserviamo bene l’uomo che spinge con tutte le sue forze il carrello colmo di materiale. È un lavoro che l’artista portava avanti nel periodo in cui entrai in contatto con lui. Estrema meticolosità e  nessuna fretta, quella stramaledetta cosa che ci stressa le giornate. La “scuola” che dicevo prima.

Seguiamone il processo …..

26046979_10215164194766809_4350861422432442475_n

26168482_10215237421757438_8732904619033585883_n

26167626_10215254338180338_6255454611862376465_n

26196094_10215281011847163_8708964666084241569_n

 

Nel collage sopra, vediamo Cici a sette anni. Nessuna spensieratezza tipica di quell’età nell’espressione del piccolo Cicixeddu. Forse non era pronto per lo scatto o forse non era pienamente consapevole che quella strana macchinetta davanti a lui avrebbe perpetuato nel tempo quel volto, all’apparenza pensieroso o forse semplicemente spontaneo per lo stato d’animo del momento.

Certo non c’è la sguaiataggine e neanche la spesso forzata esuberante allegria degli scatti fotografici a cui siamo abituati oggi. Il 1958, è questo l’anno. Ai tempi motivi di sprizzare gioia non ve n’erano tanti, a Guspini come altrove, soprattutto per le famiglie spesso numerose i cui genitori dovevano massacrarsi di lavoro per tirare avanti.

Dicevo che Cici, in molte sue opere, ha voluto esprimere, nel modo più attinente possibile alla realtà la cosiddetta “sardità”, ma probabilmente è questa sua stessa espressione infantile che la esprime nel modo più completo.

14054986_10210410561768955_1926239439272381405_n

Cici aggiorna costantemente la sua pagina FB, da cui traspare il rapporto di grande cordialità tenuto coi suoi contatti. Scopro che il maturo pittore ha anche un trascorso da sportivo, e da quanto dice, il ruolo di portiere di calcio lo svolgeva col massimo impegno e profitto, cosa quasi inevitabile per un uomo di carattere forte come lui. Sarà questo uno dei tanti punti che toccheremo quando avrò il piacere, spero reciproco, d’incontrarlo personalmente.

FB_IMG_1578113179891 FB_IMG_1578113190297

Tornando alla sua attività artistica, che lo scorrere degli anni non gli impedisce di portare avanti senza rischio per le sue….. costole, di seguito una delle sue ultime opere, realizzata a conclusione dei 25 metri quadrati di tela a cui ha dato vita nel 2019. Nella foto che segue, l’ interno del suo laboratorio, luogo in cui l’artista trova la sua vera dimensione e la tranquillità adatta per dar vita alle sue creature. Se poi per la colonna sonora ci pensa uno dei gruppi storici della musica italiana, I Nomadi, beh, allora le condizioni per esprimere al meglio quanto si ha dentro attraverso i colori vi sono tutte. Ancora, i particolari auguri di Cici a inizio di questo nuovo anno, e in conclusione, il link che rimanda ad una galleria delle opere del nostro prezioso amico artista.

FB_IMG_1577941690534

FB_IMG_1577941818251

FB_IMG_1578115464976

26114227_10215204246808085_2995404147740623030_n

https://www.flickr.com/photos/cicipeis/

La “sardità” nella pittura di Ciciultima modifica: 2020-01-01T22:09:25+01:00da piero-murineddu
Reposta per primo quest’articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato ma sarà visibile all'autore del blog.
I campi obbligatori sono contrassegnati *