.di Cristiano Maria Bellei
Oggi scrivo a voi, che quando c’era LUI il popolo viveva felice.
A voi, che l’unico errore di Mussolini fu allearsi con Hitler.
A voi, che corruzione e ladrocinio non esistevano sotto il fascismo.
A voi, che il Duce era un eroico combattente pronto al sacrificio.
Sto scrivendo a voi, che confondete le opinioni politiche con il razzismo.
A voi, che scambiate l’umiliazione altrui con l’avere un’idea.
A voi, che pretendete rispetto per il linguaggio osceno che muove le vostre azioni.
A voi, che chiedete “pieni poteri” perché è più semplice essere assassini tra gli applausi.
Ecco, io vorrei che oggi voi saliste in ginocchio fino al sacrario di Sant’Anna di Stazzema (*) ,
chiedendo scusa ad ognuna delle 10.000 vittime italiane che sugli Appennini
furono trucidate dalle squadracce nazifasciste.
Voi.
(*)
Per mancata collaborazione nella lotta contro i partigiani, i nazisti, aiutati dai fascisti, circondarono il paese e fucilarono 570 civili, compresi 65 bambini con meno di 10 anni e una bimba di 20 giorni.