di Piero Murineddu
“Grazie per tutte le emozioni e per tutti i sorrisi, ma il grazie più importante per aver fatto parte della mia vita. Ricordati che io ci sarò sempre per te. Grazie di tutto. Sei una donna meravigliosa“
Alla fine, almeno in parte, si è diradata la nebbia che avvolgeva la dichiarazione d’amore impressa in quel famoso maxi manifesto. Da quanto si è saputo, parole che assumono particolare importanza perché pronunciate in un momento estremo qual’è quello dell’approssimarsi della morte.
Voglio raccontare la mia reazione alla lettura dell’articolo apparso la scorsa domenica su La Nuova.
A Sorso, ogni qual volta in auto ce la giriamo nella rotatoria nei pressi del cimitero, inevitabilmente l’occhio va a finire in quei manifesti formato extralarge esposti in quell’alto e grigio muro, dove periodicamente viene pubblicizzato un po’ di tutto. Se non erro, ad inaugurare l’uso di questi manifestoni in un punto così strategico è stata l’attuale amministrazione comunale, che col famoso ANDA BE’ intendeva autopromuovere il proprio operato in vista del secondo mandato affidatole dalla maggior parte dei sussinchi, evidentemente soddisfatti di come fino ad allora era stata governata la cittadina billellerina. Nei giorni seguenti, protetto dall’oscurità notturna, qualcuno aveva fatto una piccola ma significativa aggiunta, volendo esprimere a modo suo il proprio dissenso. Ma questa è un’altra storia.
In mezzo alla varietà di prodotti ed eventi pubblicizzati, questa volta quell’obbrobriosa parete è stata impreziosita da una bellissima foto e da parole, come già detto, pronunciate (o dettate) in una particolarissima situazione:
“Grazie per tutte le emozioni e per tutti i sorrisi, ma il grazie più importante per aver fatto parte della mia vita. Ricordati che io ci sarò sempre per te. Grazie di tutto. Sei una donna meravigliosa”
Nei giorni precedenti avevo sentito di questo manifesto, ma pur essendoci passato davanti diverse volte, non vi avevo mai fatto caso. L’articolo mi ha quasi costretto a porvi l’attenzione che meritava. Purtroppo, recatomi sul posto a fine mattinata dello stesso giorno festivo, qualcuno aveva fatto sparire metà del grande manifesto (!)
Le supposizioni sul possibile autore di questa iniziativa si erano rincorse. I più avranno pensato forse ad un giovinotto, che pur essendo finita la relazione amorosa, voleva ugualmente esprimere l’affetto e la riconoscenza per l’amore ricevuto, mentre altri avranno addirittura immaginato qualche sposo attempato e con prole che voleva far sapere al mondo della lunga e tormentata relazione con la sua segreta amante, oppure ancora ad un’arzilla coppia di vivaci vecchietti ancora perdutamente innamorati…..
E poi la firma: vera o di fantasia? Di un sussincu o di un’accudiddu?
Sul quotidiano sassarese, della notizia vi era il richiamo gia in prima pagina. In un primo momento ho trovato eccessiva l’attenzione data alla vicenda, indubbiamente molto particolare ma secondaria riguardo ad altri fatti più importanti e concreti, quale per esempio l’estenuante ed esasperante vicenda dell’acqua pubblica che per ben quaranta giorni non si è potuta usare per usi alimentari a causa dell’eccessiva presenza di quei stramaledetti nitriti, e nonostante ciò, in giro non si è vista mai l’ombra di un’autobotte per la distribuzione di acqua potabile. Ma anche questa è un’altra storia.
Procedendo nella lettura della mezza pagina occupata all’articolo, andavo però man mano ricredendomi. Il tono usato è riuscito a toccare quelle corde emotive che solitamente si tende a mettere in secondo piano, e poi ancora, perchè tanti di noi sono coinvolti in questo “patto d’amore” tra sussinchi e femmini sinnaresi, o viceversa: “La loro storia d’amore sovrasta il cliché dell’antica rivalità campanilistica che ci sarebbe fra i due centri. Leggende a parte, la realtà è un’altra e racconta che nella culla della Romangia nascono e crescono tanti amori” (S. Santoni).
“Grazie per tutte le emozioni e per tutti i sorrisi, ma il grazie più importante per aver fatto parte della mia vita. Ricordati che io ci sarò sempre per te. Grazie di tutto. Sei una donna meravigliosa”
“Grazie per tutte le emozioni e per tutti i sorrisi”
Uno stare insieme fatto di emozioni e di sorrisi, di gioie ma anche di malumori e difficoltà di vario genere, cose che umanizzano qualsiasi relazione
“….ma il grazie più importante per aver fatto parte della mia vita”
La presenza dell’altro/a nella quale ci si identifica e per la quale si è profondamente grati
“Ricordati che io ci sarò sempre per te”
Un “tu” divenuto riferimento sicuro che va al di là del tempo
“Sei una donna meravigliosa”
Riconoscimento della Meraviglia che provoca la persona amata. Una “Meraviglia”, seppur piena di limiti, che aiuta a far crescere e a migliorare l’altro che sono io.
Ormai di questo bellissimo manifesto non è rimasta traccia, ma tra quelli che d’ora in poi lo sostituiranno, nessuno avrà l’alto valore di quel breve scritto e di quella bell’immagine, che in un tempo troppo breve hanno abbellito quella bruttissima e grigia parete e, ancora di più, sono riusciti ad entrare nei nostri cuori sempre più freddi e induriti.
“Grazie di tutto”
Grazie a te, Lorenzo, chiunque tu sia, per averci ricordato quanto sia ancora importante la Gratitudine, atteggiamento dal quale ci stiamo sempre più allontanando, pensando che ormai tutto ci sia dovuto. E’ sicuro che per molti anni ricorderemo questo tuo nobilissimo sentimento e queste tue parole….immortali.