PIETRO FALESI ancor prima che arrivasse a Sossu

di Piero Murineddu

Prima che Pietro Falesi venisse ad abitare a Sorso, aveva casa nel quartiere di Prunizzedda a Sassari, proprio dirimpettaio al piccolo Antonio, vivace ragazzino a cui più che stare sopra i quaderni con la penna in mano, piaceva di più tirare calci al pallone e magari provare dei ritmi sui vecchi barattoli di latta, visto che da grande sarebbe diventato un ottimo batterista jazz. Ed è proprio dal maestro siciliano che i genitori mandavano il proprio figliolo per cercare di fargli entrare in zucca l’importanza di dedicare del tempo allo studio, oltre che al gioco. Probabilmente però, non sempre era possibile far conciliare l’irrequietezza del ragazzetto con la benevola ma severa intransigenza di “signor Falesi”, per cui ogni tanto qualche ischabizzadda (scapellotto) partiva, ma “delicatamente”, giusto per far concentrare il futuro percussionista sul duro e ostico “ritmo” scolastico. Anche le proprietà curative delle mani della consorte, signora Speranza, aiutavano il piccolo e irrefrenabile allievo ad alleviare le conseguenze delle numerose cadute, come quella volta che si ruppe il polso. Prima che si scoprisse la presenza di una frattura, i delicati e “materni” massaggi della donna aiutarono Antonio a sopportare il dolore, e magari è anche grazie a lei se oggi Antonio riesce a muovere in modo magico e coinvolgente le preziose bacchette della sua batteria.

 

antonio 3

PIETRO FALESI ancor prima che arrivasse a Sossuultima modifica: 2014-07-22T17:36:51+02:00da piero-murineddu
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