Spiagge&Mozziconi: a quando lo STOP a questa incivile e puzzinòsa usanza??

 

fumo in spiaggia 2

 

di Piero Murineddu

 

Sembra fatto apposta, porca miseriaccia zozza! Arrivate le giornate estive, ogni volta che mia moglie mi convince ad andare in spiaggia (cosa che le riesce a fatica perchè a me  il mare piace godermelo dagli scogli da dove ogni tanto mi viene il coraggio di osare quelche tuffetino)  e vado a piantare quello che è rimasto di un vecciu cadruddhu ombrelloni regalatoci dalla nostra amata ex vicina di casa, mi giro e rigiro per occupare un pezzetto di spiaggia pulita. Quando mi sembra di averla adocchiata, mi affretto per raggiungerla prima che qualcun altro mi preceda. Appoggio per terra gli innumerevoli  “colli” che neanche-dieci senegalesi-messi-insieme, riesco ad inzicchire con estrema fatica il para- sole che dicevo, e quando finalmente mi siedo sull’arrugginita “sdraietta”  che ancora mi rimane e aguzzo la vista, inizia puntualmente l’operazione di forzato  “stretching”, accompagnato da qualche inevitabile giasthemma: inizio a seppellire col piedino quella e quell’altra cicca puzzinòsa. Quando sono di buon umore e pieno di senso civico, le raccolgo con  un fazzolettino e le metto dentro una busta.

Steso l’ormai liso asciugamano per terra, finalmente posso distendermi, facendo molta attenzione che la testa  rimanga riparata da quel sole che spesso cuoce il cervello di molti sussinchi e furistheri. Durante la lettura del giornale o l’estenuante lavoro di meningi per trovare quella maledetta parolina di tre caselle nel cruciverba di quelli facili facili, l’attenzione viene attratta da quel mozzicone sfuggito alla mia accurata pulizia di poco prima, mezzo sommerso dalla sabbia.

img_44378

Nel brusco e affuttato movimento per togliermelo dalla vista, riempio mezzo asciugamano di sabbietta, cosa che mi costringe a rialzarmi per sbatterla. Quando mi ridistendo, milioni di granellini dorati si sono intruffolati tra le pagine del giornale, oltre che essersi appiccicati alla mia lunga e sudata schiena. Non mi rimane altro che farmi coraggio e avvicinarmi pian pianino alla battigia. Superati i primi metri coi piedini immersi in acqua, arrivo a bagnarmi le bianche coscettine di peli sprovviste. L’azzuddhu ha completamente ricoperto il magro corpo, ma finalmente riempio i polmoni d’aria e faccio il troppo rinviato e rinfrescante tuffettino. Aaahhhh……….

Riemerso dopo appena due striminziti metri, toltami freneticamente l’acqua dalla faccia e messa faticosamente a fuoco la vista (senza occhiali non ci vedo “un tubo”), poco più in là mi accorgo che tre bei mozziconcini delle odiate e micidiali sigarette mi stanno osservando, e mi sembra anche che stanno ridacchiando del mio non perfetto tuffettino. Che faccio allora? Naturalmente …..dietrofront, accolto amorevolmente dalla cara mogliettina che mi dice rassegnata: “Iiiihhhh, già uscito seeeeei?!”. Ed io: ” Si, già uscito sono! E la prossima volta andemmu a Puntalagrabba!”

 

sigarette_spiaggia

Siamo appena usciti dalle elezioni, i cui risultati non mi hanno per niente entusiasmato. D’altronde, e scusate la chiarezza, non erano entusiasmanti neanche le alternative. Ma non è questo il momento per parlarne. Diciamo che aspetterò i “Fatti” per giudicare l’operato di codest’altra Ammistrazione, specialmente per quanto riguarda  l’agire nella legalità, rispettando e facendo rispettare le norme  di civile convivenza.

 

Chiedo quindi ai nostri “nuovi” pamodudidì governanti sussinchi:

 

         SARANNO  CAPACI  DI  PORRE  RADICALE RIMEDIO 

          A  QUESTO  SCHIFOSISSIMO  SEGNO  D’INCIVILTA’ ?

 

Certo, dovrebbero essere coloro che, pur conoscendone le conseguenze, ancora non vogliono decidersi a smettere di fumare e specialmente  evitare d’imbrattare le spiagge, ma sappiamo che molti hanno ancora bisogno della minaccia di qualcosa per usare il buon senso e  specialmente, rispettare i diritti e le libertà altrui.

 

images

 

*****************

 

Se avete voglia di leggere ancora, di seguito riporto qualche informazione riguardo all’argomento. Scusate se non indico la fonte, ma mi sfugge.

 

Nel nostro Paese vige il divieto di fumare in tutti i luoghi, pubblici o privati, che siano chiusi, ad esclusione dei locali dotati di apposite sale per i fumatori e le private abitazioni. Non si può dunque fumare nei ristoranti, nelle discoteche, a scuola, negli ospedali, negli uffici, negli studi professionali, nelle sale d’attesa delle stazioni ed aeroporti, nei musei, sui treni, nei bar, sul taxi, negli androni condominiali.

La legge n. 3 del 2003 non estende però tale divieto ai luoghi aperti: spiagge, parchi, piscine, ecc. Le sanzioni per chi non rispetta tali regole sono piuttosto severe: circa 550 euro per chi le viola, 2000 euro per i gestori di locali che non le fanno rispettare, 3.300 euro se l’impianto di aerazione del locale riservato ai fumatori non è a norma.

Alcune amministrazioni locali hanno emanato dei provvedimenti che estendono il divieto di fumare anche nei luoghi aperti, al fine di rafforzare la protezione dei non fumatori e per educare le persone al non utilizzo del fumo. Qualche esempio.

A Trento e provincia non si può fumare nei luoghi aperti adiacenti o vicini alle scuole di ogni ordine e grado, comprese scuole materne e asili. Lo stesso divieto vale per tutte quelle strutture che ospitano minori di diciotto anni. Ad Alghero, in Sardegna, vige il divieto di fumare nei parchi pubblici, a tutela delle vittime del fumo passivo, in particolare anziani e bambini. Vi sono però aree dedicate in cui si può fumare.

A Napoli un’ordinanza dell’Assessore alla Sanità nel 2007 ha messo uno stop alle sigarette fumate in ben 43 parchi pubblici cittadini, se nelle vicinanze vi sono bambini fino a 12 anni o donne incinta. Non si fuma inoltre durante le manifestazioni (concerti, cinema all’aperto) che si tengono nei parchi pubblici. Seguono lo stesso esempio anche Verona e Bolzano.

 

A Bibione, invece, dallo scorso 6 Agosto è partita un’iniziativa che ha eliminato il fumo da circa mezzo chilometro di spiaggia: molti turisti si lamentavano infatti che il litorale fosse pieno di mozziconi di sigarette.

Le città costiere come Bibione che hanno vietato di fumare in spiaggia o stanno pensando di attuare un provvedimento simile hanno a cuore non solo la salute di chi sceglie di non fumare, ma anche la protezione dei mari. Si calcola che sia pari al 24,6% la percentuale di mozziconi tra i rifiuti trovati nel mare.

 

 

 

Spiagge&Mozziconi: a quando lo STOP a questa incivile e puzzinòsa usanza??ultima modifica: 2014-05-28T11:52:37+02:00da piero-murineddu
Reposta per primo quest’articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato ma sarà visibile all'autore del blog.
I campi obbligatori sono contrassegnati *