di Franco Barbero
Natale vuole invitarci a porre al centro della nostra vita l’insegnamento di Gesù, il suo stile di vita, la sua fiducia in Dio e il suo amore per i poveri. Se vogliamo diventare cristiani, questa Ricorrenza ci rinnova l’invito a seguire le tracce di Gesù nella nostra vita quotidiana.
La “poesia natalizia”, che ora è largamente soppiantata dalla frenesia degli acquisti, può essere suggestiva e addirittura costruttiva, ma la vita cristiana non è ricordo nostalgico di un bambinello, ma “memoria fattiva” di quel Gesù di Nazareth che operò scelte concrete contro i poteri oppressivi e sollecitò gli oppressi a far valere i loro diritti.
O nasciamo e rinasciamo anche noi in questa direzione oppure rischiamo di archiviare il messaggio di questa festa che, del resto, è ormai nascosta dalla luce delle vetrine.