“I TROPPI SERVI DELLA VERGOGNA”

 

PADELLAROdi Antonio Padellaro

Una tale insopportabile vergogna non ha precedenti. Nelle democrazie occidentali ma neppure, a quanto si sa, nei Paesi del Terzo mondo o nei più sperduti Staterelli africani non si è mai visto un condannato per reati gravissimi disporre a suo piacimento di 97 deputati, 91 senatori e cinque ministri imponendo loro le dimissioni del Parlamento e dal governo come si facon la servitù,anzi peggio visto che i domestici hanno diritto almeno a un preavviso. A parte i tardivi borbottii di qualche Cicchitto e Quagliariello (e il dissenso di Marina B. forse al corrente del fragile equilibrio psichico del padre), i camerieri del pregiudicato hanno prontamente ubbidito,alcuni per la sottomissione scambiata con una poltrona, altri per pura cupidigia di servilismo. È questo il vero cancro che sta divorando la democrazia italiana condizionata da un personaggio che pur di estorcere un qualcosa che possa salvarlo dalla giusta detenzione e dalla giusta decadenza da senatore non esita a mandare a picco il Paese che domani potrebbe essere investito da una nuova tempesta finanziaria.

E tutto con la risibile scusa elettorale della contrarietà all’aumento dell’Iva.

Come ha potuto Napolitano mettere il governo nella mani di un simile individuo?

Come hanno potuto Letta e il Pd accettarlo come alleato?

“I TROPPI SERVI DELLA VERGOGNA”ultima modifica: 2013-09-29T17:59:37+02:00da piero-murineddu
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