50 anni di padre Alberto a Montefano

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di Piero Murineddu

Mezzo secolo da quando due giovani preti, mossi da grande entusiasmo, decisero di avviare un Centro Studi Biblici in un piccolo paese delle Marche, Montefano, ristrutturando una parte di un vecchio convento in disuso.

Un Centro Studi sottintende che l’attività primaria che vi si svolge è appunto lo studiare, in questo caso sacre scritture, e se lo si fa con impegno e meticolosità, mi sembra normale che non ci si possa limitare ad essere semplici divulgatori di una tradizione statica e intoccabile. Si approfondisce, si confronta. Immagino fatto tutto con grande fatica, mentale sopratutto.

Spulciando nel web, vengo a conoscenza che una decina di anni fa, il modo “diverso” con cui si presentavano le Scritture, specialmente nelle omelie domenicali e nei vari convegni che nel Centro comunitario continuano ad esserci, attirando gente da ogni parte e non solo i pochi “praticanti” del paesino marchigiano, ha fatto storcere il naso al titolare della vicina parrocchia, certo don André, e di seguito richiamando l’attenzione del vescovo di Macerata Carlo Giuliodori, 61 anni compiuti proprio ieri, strimpellatore di chitarra che la cosa fa sempre piacere.

Come succede, l’intervento di un vescovo serve solitamente a richiamare l’ordodossia dell’insegnamento e a mettere i “paletti”, oltre i quali non bisogna andare.

Adesso come sia andata a finire la vicenda di allora non mi è dato di saperlo. Quello che so è che il buon Alberto Maggi la divulgazione del Messaggio cristiano continua a farla ottimamente, come ritiene opportuno di farla una persona libera e matura, nello specifico principalmente nella fede; i libri che sforna hanno un buon successo e spesso necessitano di ristampa; ai convegni a cui è invitato o che organizza lui direttamente insieme al confratello, anche lui dei Servi di Maria Ricardo Perez Marquez sono frequentatissimi; molti, grazie alla loro “predicazione” attualizzata ai giorni nostri, riprendono ad interessarsi alla fede, intesa come Cose di Lassù senza tralasciare ASSOLUTAMENTE quelle di quaggiù.
Cosa si vuole di più?

Auguri quindi al buon Alberto, a Ricardo e a Carlo vescovo per il suo compleanno. Su don André non so niente. Mi auguro che in dieci anni, ammesso che si trovi ancora a Montefano e che sia vivo e vegeto, abbia cambiato opinione e si sia rasserenato riguardo alla presenza nella parrocchia di questi due (grazieaddio) rompiballe. Tra l’altro, ricorre subito l’anniversario della morte di un altro (De) André, Fabrizio di nome, e dato che ci sono, auguro miglior salute a me, che nello stesso giorno della sua dipartita, accumulo un anno in più sulle.mie indolenzite ossa.

Nella foto, padre Alberto ancora giovincello

50 anni di padre Alberto a Montefanoultima modifica: 2019-01-06T23:12:56+01:00da piero-murineddu
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