Sulla prossima “beatificazione” di Edvice Carboni e dintorni

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di Piero Murineddu

Edvige Carboni nacque a Pozzomaggiore, un paesino in provincia di Sassari, fra il 2 e il 3 maggio del 1880 da Giovanni Battista Carboni e Maria Domenica Pinna. Secondogenita di quattro fratelli, la sua vita fu impreziosita da eventi “straordinari”, quali apparizioni mistiche, bilocazioni, contatti coi defunti, stigmate ed esorcismi.

La famiglia si trasferì nel Lazio per seguire una della figlie che lì aveva ottenuto l’insegnamento scolastico. Durante la seconda guerra mondiale Edvige soccorreva poveri, prigionieri politici, ammalati. Morì a Roma il 17 febbraio del 1952.

Nel 2019 sarà dichiarata beata, e in un passo successivo ufficialmente santa.

Questa la sua brevissima biografia. A me certi aspetti mi lasciano completamente indifferente, quali apparizioni mistiche, bilocazioni e via dicendo. Se poi, in un particolare contatto, avrebbe assicurato addirittura Benito Mussolini di stare tranquillo perché la sua permanenza nel purgatorio sarebbe durata solo sei anni per poi raggiungere definitivamente la beatitudine eterna dopo aver “espiato” non si sa come né dove la sua “pena” per le discolatte che ha combinato su queste terra, beh, allora proprio i cosiddetti iniziano a gonfiarsi progressivamente.

Ma possibile che la maggior confessione cristiana qual’è il Cattolicesimo debba continuare con questa strana prassi per poter affermare con certezza “provata” che il Dio che ci ha fatto conoscere Gesù Cristo abbia bisogno di queste stravaganze umane per poter accogliere tra le sue braccia amorose i suoi figli e le sue figlie, compresi/e coloro con sesso non ben definito? Almeno un miracolo doc, virtù straordinarie, cause e causette con avvocati del diavolo e compagnia giudicante?

Senza contare subito il titolone del giornale locale: “La Sardegna terra di santi”. “Santi” perché pazienti e mansueti, quello si, abituati a subire le tante angherie che hanno subito da tempi remoti fino alle biforcute baggianate degli attuali politici, specialmente di quelli che tentano di rifarsi una verginità con la speranza di continuare ad occupare indegnamente le preziose poltrone del comando. La “santità” intesa da Gesù è quella di non far dormire sonni tranquilli ai potenti di turno, spesso ingannatori di gente credulona, altro che abbassare la testa e pensare esclusivamente alla vita ultraterrena.

Per tornare ad Edvige, apprezzo il suo sforzo di soccorrere chi aveva bisogno d’aiuto, e lei credo lo abbia fatto con tutto l’amore e la delicatezza possibile. Tutto il resto non mi riguarda.

Sulla prossima “beatificazione” di Edvice Carboni e dintorniultima modifica: 2018-11-14T15:47:32+01:00da piero-murineddu
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