La Nuova di oggi
di Piero Murineddu
Quindi, affinchè piovva – benedetta l’acqua sia – a Tattari mannu invocano Proto, Gianuario, Gavino e, dato che ci sono, anche Nicola, che di Sassari è il patrono.
A Ittiri Nicola prete invoca Narciso e lascia perdere Nicola che fino a oggi ha fatto orecchie da mercante.
Il dio Pluvio (Giove per gli ignoranti come me) continua a strafottersene e persiste nella sua sifaperdire divina indifferenza.
Quella testarda goccia (ricordate?) che a forza di scendere buca anche la roccia poi, o si è completamente prosciugata o si è rotta veramente le ….ovaiettine.
E allora che si fa? E proviamoci anche con Narciso, va….
D’altronde, da come lo ricordo, il Nicola don di stravaganze se ne intende, se poi è portato in processione nientemeno da quaranta autovetture (non bastava il calore provocato dai 40 gradi!), la possibilità che don Nicola, pardon, San Narciso faccia il miracolo è realistica, a patto che smetta di rimirarsi davanti allo specchio e chieda udienza, supplicante e intercedente(!), a Iddio Santissimo.
Che poi questo Dio che ha bisogno di qualcuno che interceda presso la Sua (non)Onnipotenza per capire le necessità delle sue creature, mi sa tanto di andazzo umano, italiano in particolar modo.