Cultura a Sorso? Pa cariddai…..

 

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di Piero Murineddu

Eccovelo l’ingresso sprangato di quella che fu la Ludoteca e il Centro di Aggregazione sussincu. L’ultima volta che mi è capitato di vederne il portone desolatamente chiuso è quando sono andato per rendermi conto direttamente dello stato di degrado in cui versa la spazio circostante e quella bruttissima palestra nella struttura comunale di Sant’Anna, un ammasso di grigio cemento circondato da erbacce, vetri rotti, tubi di scolo dell’acqua piovana non interrati.

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Sorso: Il “Museo” c’è, ma neanche lu sindaggu….lo vede

Un luogo emblematico che sintetizza lo stato di semi abbandono in cui versa la cittadina di Sorso, sopratutto nelle sue periferie, e tutto per colpa di questa politicaglia che ci sta sgovernando ormai da troppo tempo e che non ammette il proprio fallimento, tornandosene bravi bravi alla loro vita privata, magari lasciando l’onere ad un commissario prefettizio il tentare di restituire alla comunità romangina un pò di dignità. Niente. Loro se ne stanno rigidamente attaccati come fantasmi invisibili al loro non invidiabile posto di comando, senza un minimo di vergogna e addossando la responsabilità dell’immobilismo amministrativo alle solite casse vuote.

Voglio limitarmi a considerare l’ambito “culturale” della convivenza sussinca (si fa per dire “convivenza”, perchè ormai ciascuno preferisce starsene per gli affarazzi propri coltivandosi il piccolo “orticello” familiare).

Ricordate questa estate, quando, dopo mesi e mesi di chiusura, l’assessore incaricato si era impegnato pubblicamente a far riaprire “a giorni” La Billellera? Parole e bugie. Andate a rileggervi

Imminente apertura de La Billellera. Parola di assessore

Nel posto simbolico della “cultura”, qual’è la Biblioteca comunale, l’assessore incaricato raramente vi mette piede. La zona del soppalco, resa inagibile dalla famosa alluvione di quel stramaledetto 18 giugno, nonostante le segnalazioni, credo che continui ad essere inaccessibile. Naturalmente vorrei sbagliarmi. Nel caso chiedo scusa.

Se seguite “Sorso e Sennori – La Banca della Memoria”, vi sarete accorti che ultimamente ho dato molto spazio all’opera  di Anna Demuro, un’artista veramente di valore, e naturalmente poco conosciuta e ancor meno valorizzata. All’inizio della scorsa estate erano andati a trovarla nella sua abitazione l’assessore alla Cultura e la vice sindaco di Sorso. Non c’è bisogno di fare nomi perchè li conoscete benissimo. Ebbene, dopo aver fatto loro vedere le tante opere presenti in casa, compresa la grande urna posizionata in giardino che racchiude la particolare “Collina delle Croci” da lei realizzata, ha fatto legger loro il “testamento” col quale s’impegna a donare alla popolazione di Sorso diverse sue opere pittoriche di grandi dimensioni, a patto che ci sia un luogo idoneo per esporle pubblicamente. “Consideri la cosa gia fatta“, ha detto l’assessore. Da allora tutto tace, come è sprofondata nel silenzio più assoluto la valorizzazione di tutti in nostri artisti e letterati. 

Stessa disponibilità l’aveva espressa il prof. Nicola Tanda, possessore di una grande biblioteca. Niente. Si è lasciato che il Professore facesse la sua donazione al comune di Ozieri, che gli aveva dato l’importanza e l’attenzione che lo studioso sorsinco meritava.

Tre esempi, sintomi del’importanza che a Sorso chi di dovere NON DA alla Cultura.

Ma torniamo al Centro di Aggregazione. Abbiamo letto da poco su La Nuova che la Cooperativa che gestiva le attività per tre anni ha chiesto al Comune il pagamento degli ultimi due mesi ancora non evasi, 40 mila euro circa. Dovete sapere che fino a quando il Centro era sotto la responsabilità diretta dei Servizi Sociali di Sorso, le cose andavano benissimo e le persone erano contentissime di frequentare e di partecipare alle varie attività portate avanti dal personale. Data  la gestione in mano a questa Cooperativa, progressivamente tutto è decaduto, complice anche l’amministrazione comunale che imponeva alcuni ruoli di responsabilità a persone di sua fiducia e, a giudizio dei frequentatori, completamente incompetenti ed incapaci di entrare in empatia con l’ “utenza” . La responsabile che fino ad allora aveva permesso, insieme alle colleghe, il buon funzionamento della struttura, Francesca Sulas, per tutti Chicca, era stata costretta a fare le valige perchè le si era proposto u contratto degradante e inaccettabile.

Nonostante ciò, il Centro di Aggregazione continuava a rimanere punto di riferimento per molti, ragazzi e adulti, sopratutto donne. Quest’ultime erano ben felici di partecipare a svariate attività che le impegnavano e permetteva loro di uscir di casa non più solo per recarsi  in chiesa,  ai funerali e a far la spesa. Trovarsi insieme, ed insieme fare le cose alla loro portata. Tutto fatto con entusiasmo. Ho senticchiato che qualcuno ogni tanto usufruisce di questi spazi, per suonare o fare chissà che, ma di preciso non so altro. Spero che non siano le solite concessioni ….clientelari, com’è stato  da tempo immemorabile per la Billellera. Qualora sbagliassi, contentissimo di ricredermi.

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Perchè quest’oggi m’è venuto di parlare di questo? Presto detto. Dopo pranzo, per recuperare qualche ramo secco adatto per fare l’albero natalizio, con mia moglie siamo andati in pineta. Vi abbiamo incontrato un gruppo di queste donne appena uscite dal ristorante del primo “pettine”, soddisfattissime del cibo succulento che avevano nello stomaco ad un pezzo ragionevolissimo e nostalgiche dei “vecchi tempi”:

– Ma pagosa no zi bigliemmu una gamara in affittu e zi vemmu noi lu Centro di Aggregazioni? Zesthu ghi èra sthadda una gosa beddha….

Capito? Persone di 70 – 75 anni che hanno il desiderio di stare insieme e isthudà ghissa maradizioni di televisioni sempri azzesa da lu manzanu ghizzu !!  Disposte ad autotassarsi per poter stare insieme. Una cosa completamente nuova per il nostro paese.

Lì mi è venuto di pensare ai grandi spazi che offrono le scuole, il più delle volte inutilizzati la sera. Ma  è proprio una cosa campata in aria che qualche aula venga messa a disposizione di gruppi di persone o associazioni che vogliono coltivare l’amicizia e portare avanti delle attività? Eia, a Sossu, con questi individui che ci sgovernano, di fatto è una cosa impossibile da realizzare.

Non rimane altro che aspettare pazientemente tempi migliori e governanti più illuminati………

Cultura a Sorso? Pa cariddai…..ultima modifica: 2016-12-08T18:19:46+01:00da piero-murineddu
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